CONFERENZA BALLARDINI: "A Pechino fummo umili, bravi e fortunati. Tudor? Le sue squadre hanno uno stile e un’identità chiari"
La conferenza stampa di Ballardini dopo Lazio-Sassuolo
Finisce in parità all'Olimpico: 1-1 tra Lazio e Sassuolo. Al termine della gara, il tecnico dei neroverdi Davide Ballardini, ha così commentato la gara in conferenza stampa: "Ogni partita ha un valore, non è vero che non contasse nulla perché bisogna sempre rispettare la maglia e l'impegno. Lo abbiamo detto tante volte che la squadra non era abituata a giocare queste partite, con tanti giovani che non hanno mai lottato per non retrocedere. Siamo stati fragili in questi mesi, se ci aggiungiamo anche che il giocatore più rappresentativo non lo abbiamo mai avuto a disposizione questo ha fatto sì che il Sassuolo retrocedesse".
Laurienté - “Ha fatto qualche gol, ha sofferto come tutta la squadra. Dodici partite in due mesi non ti permettono di fare una preparazione. Fai in tempo a capire giusto due cose che il campionato è già finito”".
Lazio - "La Supercoppa a Pechino? Fummo umili, bravi e fortunati perché l’Inter poi vinse tutto. Quella era una Lazio a fine corsa, l’anno seguente sono cambiate tante cose. Ho un bel ricordo di Pechino, la società rimane perché ha straordinaria importanza a livello italiano ed europeo”.
Tudor - “L’ho incontrato quando era al Verona, è molto chiaro in quello che vuole. Le sue squadre hanno uno stile e un’identità chiari. Quando noti questo, significa che l’allenatore è capace. Ha un’idea chiara e la trasmette a chi allena, poi è chiaro che ci vogliono gli interpreti e i giocatori funzionali a lo stile che uno ha. E mi sembra molto diverso da quello di chi c’era prima”.