Sarri
Fraioli

L'allenatore Sandro Pochesci, attuale tecnico dell'Avezzano ed ex della Ternana, è intervenuto ai microfoni di TvPlay dove ha parlato, tra i vari temi, anche del collega Maurizio Sarri, l'anno scorso allenatore della Lazio. Questo le sue parole riportate da Tuttomercatoweb.com.

Sarri
Fraioli

Sulle dimissioni di Sarri

Pochesci spiega come anche alla Juve, come poi è successo alla Lazio, il tecnico toscano si stesse dimettendo:

Sarri si stava dimettendo anche con la Juventus. Lui voleva andarsene da primo in classifica dopo aver parlato con i calciatori. Lui viene dal niente. E chi viene dal niente, non ha paura di niente. Non ha una squadra perché scomodo.

La possibilità di andare alla Fiorentina

Doveva andare alla Fiorentina. Se il suo entourage avesse fatto una chiamata, avrebbero preso lui. Firenze è una città importante. Se Sarri non avesse avuto quel carattere non avrebbe vinto. Oggi sta in fase calante, alla Lazio ha fallito. Il secondo posto? Sì, però noi ci ricordiamo sempre le ultime partite”.

La stoccata a Zlatan Ibrahimovic

Io faccio l’allenatore, in campo decido io. Se mi sceglie un personaggio come Ibrahimovic, io ho le mie idee. Io mi devo confrontare, perché sta sopra di me e sopra di lui sta la società.

Ho saputo che ha fatto riunione senza l’allenatore. Io mi dimetto. Mi sono dimesso a Terni con 4 anni di contratto in Serie B.

Lui non può dire “io sono il boss, io sono quello che comanda”. Chi comanda è chi caccia i soldi, lui non è il boss di niente. Dobbiamo rispettare i presidenti e le proprietà, lui è un dipendente come è un dipendente l’allenatore.

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