Lecce-Lazio: Marusic regala una vittoria sudata. Le pagelle
I giallorossi lottano mentre i capitolini vincono a fatica senza convincere
Provedel 6
Discreta prestazione per il numero 94 biancoceleste. Un paio di interventi ottimi. Gioca sempre in modo positivo il pallone con i piedi. Non può nulla sul gol incassato, tiro decisamente imparabile.
Lazzari 6
Parte bene il terzino destro. Nella prima mezz'ora è l'attaccante aggiunto più pericoloso della Lazio. Prova ripetutamente il tiro da fuori sfoderando buone conclusioni. Sufficienza piena. Entra Marusic 7 all'83simo e diventa l'uomo match. Segna ad una manciata di minuti dal fischio finale il gol vittoria. Bellissima conclusione e tiro impeccabile, il suo voto sale logicamente per questa giocata determinante.
Gila 6,5
Il centrale difensivo spagnolo è ormai il pilastro della difesa laziale. Gioca una buonissima gara. Sbaglia molto poco e si impone con la sua specialità: l'anticipo. Costringe spesso gli avversari a deragliare le manovre d'attacco sulle fasce.
Romagnoli 6
Un ritorno da sufficienza piena in pagella. In una difesa a tratti in difficoltà sa disputare una partita senza errori e senza la paura di spazzare via la palla in attimi complicati. Giusta umiltà e pragmatismo per il numero 13 laziale.
Nuno Tavares 5,5
Il terzino portoghese disputa la partita peggiore da quando veste la maglia della Lazio. Totalmente irriconoscibile. A rilento le sue discese sulla fascia sinistra e molto titubante anche in fase difensiva. Entra Pellegrini 6 al 70simo, lo spirito è giusto, aggressività e ritmo. Il terzino fa il suo senza mai esplodere e senza compiere errori.
Rovella 5,5
Il centrocampista decisamente sottotono, più volte fin troppo nervoso e questo dettaglio si rispecchia anche nelle giocate in campo, non pulite ed imprecise. Da sottolineare anche un calo fisico che può starci dopo i tanti impegni.
Guendouzi 6
Il centrocampista francese si porta a casa la sufficienza piena. Tanta quantità offuscata da diverse sbavature. Mette in campo tanta grinta in grado di contagiare i compagni di squadra.
Isaksen 6
Il danese parte bene nel primo tempo, fa vedere sulla fascia destra guizzi importanti e sembra decisamente aver incappato la serata giusta invece cala con il passare dei minuti fino a spegnersi costringendo Baroni al cambio. Entra Tchaouna 5,5 al 70simo ma il calciatore francese non riesce a brillare. Tanta volontà ma poca concretezza, a parte qualche cross buttato in mezzo non sono da riportare giocate che stimolano l'attenzione dello spettatore.
Dia 5,5
Ci prova più volte il franco senegalese ma anche per lui è una giornata No. Il Dia di inizio anno sembra un lontano ricordo. Segna un gol, annullato per fuorigioco di Castellanos, dopo aver seguito bene l'intera azione. Entra Pedro 6 al 64simo e porta sul terreno di gioco dinamismo ed esperienza. Cerca di fare da collante tra centrocampo e attacco, in un paio di situazioni è artefice anche di sviluppi offensivi pericolosi.
Zaccagni 5,5
Il capitano biancoceleste questa sera disputa un gara deludente. Perde tanti, troppi, contrasti fisici ed anche lui sembra uno di quegli uomini in campo che soffre il nervosismo. Entra Noslin sv all'83simo, pochi minuti effettivi per lui, riceve poi un colpo duro sulla caviglia che gli compromette il match, pochissimi palloni giocati e tanta fatica a correre in campo per via della contusione subita.
Castellanos 7
E' l'ago della bilancia per il gioco offensivo della Lazio, nel primo tempo rappresenta una continua minaccia per gli avversari riuscendo, da solo, a far reparto e a crearsi situazioni pericolose praticamente dal nulla. Si guadagna il rigore e la superiorità numerica trasformando con freddezza la rete dell'0-1 dal dischetto. Instancabile, al 96simo era ancora li a pressare e cercare di disturbare la manovra del Lecce che partiva dai difensori.
All. Baroni 6,5
Nel corso della partita abbiamo sentito più rassicurazioni psicologiche ai suoi ragazzi in campo che direttive tattiche. La questione sostituzioni risulta azzeccata. In tanti sicuramente hanno storto il naso quando, con un uomo in più, tira fuori Lazzari, che garantisce maggior spinta, e mette dentro Marusic e proprio quest'ultimo decide il match, coincidenza o caso ma resta il fatto oggettivo di quanto accaduto legato all'ingresso in campo del montenegrino.