Elseid Hysaj  ha rilasciato un'intervista ai microfoni di BalkanWeb, dove ha parlato della nuova esperienza alla Lazio, di Sarri e del percorso con l'Albania. Ecco le sue parole:

"Sarri non è cambiato. Non parlo mai molto con l'allenatore. All'inizio abbiamo avuto problemi con il gioco e non avevamo un bel rapporto, ma mi ha sempre ritenuto importante. È una persona speciale, perché quando ti dà fiducia vuoi accontentarlo. Mi ha portato alla Lazio e mi voleva al Chelsea, voglio dargli il triplo di quanto merita".

Lazio?

“Mi sento molto bene, sono soddisfatto. la Lazio è una grande squadra su cui stanno investendo per ottenere il massimo. L’interesse c’era anche prima, ma non abbiamo trovato l'accordo. Ora che sono arrivato spero di raggiungere i nostri obiettivi”.

Scudetto?

“Il Napoli è noto per avere un'ottima squadra. Spero che se non dovessimo raggiungere noi il titolo, lo possa vincere il Napoli. O Napoli o Lazio”.

Interesse dalla Premier League?

“C’era interesse qualche tempo fa, ma guarda caso non sono riuscito a partire per l'Inghilterra. Sono soddisfatto delle mie scelte, l'Italia è come la mia seconda casa, ho anche trovato l'allenatore che avevo anni fa (Sarri, ndr) e sono molto felice”.

Nazionale albanese?

“Faccio parte della squadra da tanti anni, e ogni anno diventa più bella. La guardavo in tv, era strano, adesso è un'altra sensazione. Dovremmo essere molto orgogliosi di essere albanesi. L'unico modo per esprimere le ambizioni è attraverso il calcio, perché abbiamo sofferto molto. Dobbiamo dare il 100% per raggiungere i nostri obiettivi”.

Match con l’Inghilterra?

“Una sfida molto bella che ogni giocatore sogna di giocare a Wembley. Ci crediamo, Andiamo in Inghilterra più preparati possibile e non abbandoniamo la nave. Non abbiamo raggiunto l’obiettivo ma abbiamo dimostrato che ci aspetta un grande futuro e possiamo fare molto bene”.

Meglio un punto contro l'Inghilterra o battere la Roma?

“Meglio un punto contro l'Inghilterra, perché con la Roma abbiamo tempo per competere. Con l'Albania sarebbe bellissimo vincere una competizione”.

Edy Reja?

“Non è facile fare i cambi, ma per giocatori come noi bisogna essere pronti quando l'allenatore lo chiede. Conosco le mie qualità, so cosa posso dare e pretendo molto. Ovunque verrò schierato darò il massimo”.

Critiche dei tifosi?

Ho giocato nel Napoli che ha i tifosi più pazzi di tutto il mondo, così come in Albania. Non prendo in considerazione le critiche, anzi. Trasformo i commenti negativi in positivi. Non credo di essere un giocatore che dà meno alla Nazionale rispetto al club”.

Lorik Cana?

“Rimarrà sempre il leader della nazionale e avrà sempre il nostro rispetto. I giovani in squadra hanno rispetto per noi veterani che siamo più grandi e noi cerchiamo di fare lo stesso”.

Kumbulla?

“Ho parlato con lui anche in Italia. È un giovane che dovrebbe concentrarsi sull'essere lavoratore, non farsi influenzare dall'esterno. Dovrebbe parlare il campo e non la bocca”.

Kane e Leandowski?

“Sono giocatori di livello mondiale, Lewandowski e Kane sono quei giocatori che ti risolvono le partite sottoporta”.

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
Lutto nel mondo biancoceleste: si è spento Giampiero Galeazzi