Ora potete chiamarlo mister continuità. L'aspetto per il quale è stato criticato in passato è diventato il suo principale punto di forza. Sì, perché Felipe Anderson c'è sempre. Sia a livello di presenza, che dal punto di vista del rendimento. Per trovare una gara al di sotto della sufficienza bisogna andare in giro con la lente d'ingrandimento. Gli indizi però sono tutti dalla parte di Pipe. Venerdì la partita numero 90 da quando Sarri si è seduto sulla panchina della Lazio. Le ha giocate tutte. Non ha mai dato forfait. Né infortuni, né squalifiche. La maturità di un ragazzo che ieri ha spento 30 candeline. «Ciao a tutti! Sono qui per ringraziarvi dei messaggi, sono tantissimi. Sono molto felice di essere qui con voi e vincere insieme. Dopo una bella vittoria si festeggia il compleanno: una giornata perfetta. Grazie di tutto, forza Lazio sempre!». Il modo migliore per celebrare il passaggio dagli «enti» agli «enta». Rigore procurato, rete del raddoppio e assist per il tris di Marcos Antonio. La sua prestazione contro lo Spezia è stata fondamentale ai fini del risultato. Così come il ritorno al gol: un digiuno che in campionato durava da ben dieci giornate, da quel 4-0 al Milan datato 24 gennaio. Si tratta della sua seconda miglior stagione dal punto realizzativo. Quella di venerdì è stata la sua settima rete, eguagliata l'annata 2015/2016. Solo nel 2014/2015, con Pioli in panchina, era riuscito a fare meglio, arrivando addirittura in doppia cifra (10).

Il suo ritorno, dopo la doppia parentesi tra West Ham e Porto, è stato una benedizione per la Lazio. Le giocate sono quelle di un tempo, ma Felipe ora è riuscito ad abbinarci anche una straordinaria continuità. E non solo nel suo ruolo. A causa dei tanti infortuni di Ciro Immobile, Sarri ha cucito addosso del suo numero 7 la maglia del 9. Falso nove. Anche in quella posizione ha dimostrato di poterci stare eccome. Anzi, forse le migliori prestazioni della banda biancoceleste sono venute fuori proprio con il tridente leggero. Le fiammate di Felipe sono diventate un incendio perpetuo. Intanto Sarri ha confermato il programma post Spezia. Due giorni di riposo, sabato e domenica, con la squadra che tornerà ad allenarsi lunedì. Sarà semplice lavoro di scarico, mentre da martedì si inizierà a preparare la 31esima giornata. Non dovrebbero esserci problemi per Casale, l'altro out a La Spezia oltre a Vecino: l'ex centrale del Verona è stato colpito da un attacco gastrointestinale e ha alzato bandiera bianca a pochi istanti dall'inizio del match al Picco. Nulla di preoccupante, insomma: tornerà a fare coppia con Romagnoli al centro della difesa. Dalle 19 di venerdì invece è partita la vendita dei tagliandi per la prossima gara di campionato contro il Torino (sabato alle 18). Si parte dai 25 euro di Curva e Distinti fino ad arrivare ai 40 della Tribuna Tevere (60 la Top), per arrivare ai 70 della Monte Mario. Solo ed esclusivamente il giorno della gara, dalle ore 14 sarà aperta la biglietteria presso Via Nigra - Stadio dei Marmi. Nella vendita libera il numero massimo di tagliandi acquistabili da una singola persona è di quattro come da disposizioni dell'Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive. Il Tempo/Daniele Rocca

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