Il Messaggero | Luis e la Lazio, prove di divorzio: a Doha e Siviglia pronti ad abbracciarlo
I club vista la situazione lo vorrebbero a parametro zero, ma Lotito chiede almeno 10-15 milioni
Passano gli anni, gli allenatori, ma Luis Alberto rimane sempre lo stesso. E' un caso infinito, rientra ed esplode continuamente, e forse è arrivato il momento di metterci un punto. Nonostante il suo talento indiscusso, conta maggiormente il bene della Lazio. Oggi lo spagnolo torna ad allenarsi e si confronterà con Tudor, che lo ha lasciato fuori dai convocati contro l'Empoli affermando che “porta in panchina chi ci tiene di più”.
L'Al Duhail pronto a ricoprirlo d'oro
Dopo lo sfogo contro la Salernitana ha perso la fascia di vice capitano, sfogo cancellato dalle prestazioni e dai numeri successivi: quattro assist, un gol e un bacio allo stemma. Sembrava quasi si stesse divertendo, come affermato dallo stesso tecnico. Non l'avesse mai detto. Lotito gli aveva dato appuntamento a fine campionato per parlare di futuro, invece la querelle è ricominciata in anticipo. L'agenzia dello spagnolo ribadisce che non ci sono strategie di mercate dietro, eppure dal Qatar assicurano che ci sono squadre, come l'Al Duhail, pronte a ricoprirlo d'oro, ma solo se si liberasse a parametro zero. Lotito invece pretende almeno 10-15 milioni per il cartellino, con i 20% da riconoscere al Liverpool.
Le bizze del Mago
Va evitato un divorzio cruento. La Lazio è pronta a chiedere i danni in caso di braccio di ferro. Dal canto suo, la società è pronta a salutarlo perché risparmierebbe 25-27 milioni lordi d'ingaggio, utili per un sostituto giovane, ad esempio Colpani. Negli anni i colpi di testa di Luis Alberto sono stati diversi: nel 2021 si presentò in ritardo ad Auronzo, poi la scorsa estate ha preteso (e ottenuto) il rinnovo fino al 2028 prima dei suoi compagni turbando lo spogliatoio, infine una delle ultime è stato un “like” apparentemente contro Sarri, appena dimesso. La verità è che è sempre difficile rinunciare alla qualità di Luis Alberto, ora e in futuro, perché non ne esistono altri con il suo genio.
Il Messaggero