Un’opportunità. Così Sarri ha definito, al termine della gara vinta contro il Torino mercoledì, la sfida di oggi (si gioca alle ore 18, diretta tv su Dazn) a San Siro con il Milan. Per la Lazio, effettivamente, è l’occasione di (ri)sentirsi grande, di trovare continuità (in caso di successo sarebbero le prime due vittorie di fila della stagione) e, soprattutto, di accorciare la classifica.

L’opportunità però si presenta su un campo particolarmente ostico. A San Siro la Lazio infatti non ha mai raccolto nemmeno un punto da quando c’è Sarri sulla panchina biancoceleste. Tre sconfitte su tre contro il Milan (compresa una sfida in Coppa Italia), due su due contro l’Inter. Ai rossoneri, fra l’altro, non è mai stato segnato nemmeno un gol. Sarri stesso a San Siro contro i rossoneri sta faticando da prima di arrivare a Roma: 4 sconfitte di fila (una quando allenava la Juventus), non espugna la casa del Diavolo dal gennaio del 2017 (col Napoli).

Contro ci sarà Stefano Pioli, che alla Lazio è stato dal 2014 al 2016: con lui i biancocelesti sono arrivati terzi nel 2015, miglior risultato dell’era Lotito proprio fino al secondo posto conquistato da Sarri quattro mesi fa. Loro i due allenatori che sono riusciti a ottenere il massimo da Felipe Anderson: il brasiliano con Pioli è esploso dopo le iniziali difficoltà, con il Coamandante invece ha trovato la definitiva maturità tattica. La partita di Milano è anche l’opportunità per la Lazio di ritrovare la solidità difensiva che l’anno scorso era il vero punto di forza, specie lontano dall’Olimpico.

Nel 2022-23 in ben 13 occasioni la squadra ha mantenuto la porta inviolata giocando in trasferta (derby compreso), quest’anno non c’è ancora riuscita (col Milan a San Siro in campionato non capita dal 2010-11). Sarri dovrà decidere anche se schierare Romagnoli: l’ex Milan ieri si è allenato con una maschera a protezione del naso (che ha subìto una frattura composta durante la gara con il Torino) ed è a disposizione. Era però già affaticato prima di mercoledì, per questo potrebbe riposare, anche se lui ha chiesto di giocare (in caso ci sarebbe Patric).

Ieri hanno saltato la rifinitura Immobile, Zaccagni e Marusic, ma nessuno dei tre sembra in dubbio. Pedro però insidia l’esterno d’attacco per una maglia da titolare. A centrocampo ballottaggio fra Guendouzi, Vecino, Cataldi e Rovella per due posti. Con la rosa così larga tutti devono sfruttare ogni singola occasione. Proprio come la Lazio a San Siro. Corriere della Sera/Elmar Bergonzini

7° SERIE A | MILAN-LAZIO 2-0 (60' Pulisic, 88' Okafor)
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