Il Messaggero | Anderson, una garanzia da falso nueve. Ma restano i dubbi sul suo futuro
Felipe Anderson ha ritrovato il gol in casa dopo 8 mesi. Non accadeva dal 3 maggio contro il Sassuolo. Ormai è sbagliato chiamarlo falso nueve, è un centravanti vero: quando gioca lì davanti porta punti e i tre di ieri si aggiungono ai 13 dello scorso anno. Vedremo cosa succederà in Supercoppa o contro il Napoli, se Castellanos non sarà guarito. "Ho studiato dal capitano e ci ho preso gusto, mi piace e ormai mi viene naturale muovermi lì davanti senza dare punti di riferimento", dice Anderson nel post partita.
Ieri al termine del match è stato premiato per le 300 presenze con la Lazio, di cui 126 consecutive: è un record. Fra sei mesi scade il contratto e quando gli si chiede del futuro appare sempre più imbarazzato: "Ancora non posso dire nulla", bisbiglia guardando in basso. All'Arabia aveva già detto no, ma Giuntoli lo aspetta gratis alla Juve offrendogli 4 milioni netti, come da accordo con la sorella-agente.
Fabiani ha detto che senza dubbio non se ne priveranno adesso, poco importa se andrà via a zero. La proposta (3,5 all'anno fino al 2028) è sul tavolo e non chiameranno né rilanceranno più.
Il Messaggero