Due punti in meno rispetto all’ultimo Inzaghi ma sesto posto e distanza simile dalla Champions.

Come riportato da Il Tempo, sono stati smentiti i catastrofisti. La rivoluzione di Sarri va avanti, seppur con qualche caduta. A febbraio di un anno fa, dopo 25 partite (considerando anche il recupero col Torino pareggiato poi a maggio) la Lazio aveva due punti in più e aveva cinque punti di ritardo dal quarto posto. Finora, sono stati incassati sette gol in più, ma la creatura guidata dal tecnico toscano ne ha segnati 14 in più con Immobile, sempre cannoniere implacabile. Intanto, nessuna novità per i rinnovi di Strakosha e Luiz Felipe: il portiere andrà sicuramente via, mentre il difensore italo-brasiliano ha raggiunto l’accordo col Siviglia ma la Lazio proverà un ultimo disperato rilancio. Con Patric ogni discorso è rinviato a fine campionato mentre Radu dovrebbe allungare fino al 2023 entro pochi giorni. Tutto ok solo per Marusic, con una difesa che, però, senza Ramos, sarebbe ridotta ai minimi termini. Si tenta l’assalto a Romagnoli, difficile non impossibile vista la sua passione biancoceleste, così come si continua a lavorare sotto traccia per il giovane Casale del Verona. A centrocampo piace Maxime Lopez del Sassuolo anche se qualsiasi discorso non può prescindere dal rinnovo di contratto di Sarri.

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