La Lazio è entrata in crisi soprattutto dal punto di vista del gioco, mai come stavolta la gestione tecnica di Sarri è finita nell'occhio del ciclone con la Curva Nord che ha preso una posizione netta nei confronti dell'allenatore. Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Bruno Giordano ha provato a mettere ordine a questa situazione.

Ecco il suo intervento:

"Dopo la partita dell’altro giorno vediamo tutto nero e questo è giusto vista la prestazione. Ma secondo me andava fatta un’analisi sulla qualità del gioco anche dopo le 4 partite vinte, ma senza mai far vedere molto dal punto di vista del gioco. Quest’anno non ho mai visto due o tre partite di seguito a livello dello scorso anno, ma l’esempio lo abbiamo anche col Napoli che dopo lo scudetto dello scorso anno è crollato".

"Serve equilibrio: se la partita di Glasgow che la Lazio stava perdendo fosse finita senza i due gol abbastanza casuali con cui la Lazio ha vinto, forse avremmo fatto gli stessi discorsi che stiamo facendo oggi. Non eravamo fenomeni allora e non siamo brocchi adesso. A volte anche dal punto di vista tattico basta poco per rivitalizzare la squadra, un po’ come è successo con De Rossi. Non dico stravolgere il tutto, ma dei piccoli accorgimenti, un po’ più di libertà forse potrebbero essere utili. E’ pure vero che i calciatori di maggior classe dovrebbero essere più pronti dal punto di vista fisico e mentale".

"Forse anche andare tutti i giorni a Formello e sapere che non c’è nulla di nuovo negli allenamenti potrebbe non aiutare. Non mi sembra questo il momento di ascoltare se i giocatori vogliono far fuori l’allenatore. Non hanno la forza di poter chiedere una cosa del genere viste le prestazioni. Se un giocatore si presentasse in società chiedendo la testa dell’allenatore, fossi nella società prenderei provvedimenti contro il giocatore e non contro il mister. Se non prendono un pallone la colpa è del tecnico? Iniziassero a darsi da fare piuttosto di pensare a chi alleni la Lazio. Parimenti l’allenatore è pagato per prendere decisioni e risolvere problemi, quindi è Sarri che deve trovare motivi e soluzioni al momento di crisi”.

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