La risalita della Lazio continua. Dopo il successo con l'Atalanta, è arrivato il bis sul campo del Sassuolo. La vittoria di Reggio Emilia non è stata importante solo a livello di risultato, ma è anche una dimostrazione di consapevolezza del gruppo. E al centro, ancora una volta, c'è Luis Alberto: il Mago sta attraversando un momento di forma scintillante. L'episodio dell'uscita dal campo e il piccolo diverbio con Martusciello sono emblematici di quanto il giocatore sia desideroso di dare il suo contributo alla squadra. La sua dichiarazione, «Non voglio mai uscire quando mi diverto», sottolinea la sua passione per il gioco e il suo desiderio di essere sempre protagonista. Questo atteggiamento, unito alle sue straordinarie qualità tecniche, lo rende un elemento fondamentale per la Lazio. Sarri ha saputo valorizzare al meglio le qualità di Luis Alberto, rendendolo un punto di riferimento per la squadra. La decisione di sostituirlo durante la partita contro gli uomini di Dionisi è stata presa con l'obiettivo di preservarlo in vista dei prossimi impegni. Anche contro il Feyenoord verrà schierato dal primo minuto. Non può fermarsi mai Luis, il suo impiego è centrale per il gioco della Lazio. La sintonia tra Sarri e il suo gioiello è evidente, e i risultati sul campo ne sono la conferma. I malumori e le tensioni di un anno fa sono ormai alle spalle, e la Lazio sembra aver ritrovato quella serenità e quell'entusiasmo che la contraddistinguevano nella passata stagione. Nonostante la vittoria e la buona prestazione, il tecnico sa che ci sono ancora aspetti da migliorare e non esita a sottolinearlo all'interno dello spogliatoio.

Concentrazione e intensità sempre al top, anche nei momenti di difficoltà. Intanto stamattina andrà in scena la rifinitura in vista della terza giornata di Champions League. Ancora da decifrare quelle che saranno le scelte di Sarri. Davanti si scalda Immobile, pronto a tornare dall'inizio dopo l'ingresso in corsa di sabato sera. Della sua situazione ne ha parlato anche il presidente Lotito: «Ciro sta bene, è il capitano della squadra e un punto di riferimento della società. Al di là di quello che possono essere espressioni e considerazioni, penso che ognuno di noi sia sottoposto a critiche. Bisogna farsene una ragione e soprattutto bisogna non assumere un atteggiamento di preoccupazione. Quello che conta sono i rapporti che Immobile ha con la società, con l’allenatore e con la squadra». Ai lati del capitano Felipe Anderson e Zaccagni, anche lui risparmiato a lungo nell'ultima di campionato. Il Tempo

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