Cds | Guendouzi, il piano della Lazio
La Lazio è pronta a presentare reclamo alla Corte Sportiva d’Appello. È questo il piano della società. Il cartellino rosso (diretto) che il francese ha rimediato contro il Milan durante l’ultimo minuto di gioco per uno spintone ai danni di Pulisic è sembrato, da subito e per tutti, una punizione a dir poco esageratamente severa: ora Guendouzi sarà fermo per due turni. Costretto a saltare sicuramente la partita casalinga con l’Udinese, si proverà a recuperare per la trasferta di Frosinone. Non c’è stata violenza e non si è trattato di un fallo di reazione, ma solo di una spinta: è questa la versione dei biancocelesti.
Intervistato da “The Athletic”, dopo aver speso parole al miele per Sarri, ha dichiarato:
”Io irascibile? Sono sempre stato così, anche da quando avevo sette o otto anni. Quando perdevo una partita, urlavo sempre. Questa è la mia mentalità. Quando scendo in campo voglio sempre vincere. Sono molto fortunato perché quando giochi in grandi club devi avere questa mentalità se vuoi competere ai massimi livelli. Fa parte della mia personalità, gioco per vincere. A volte, quando sono in partita, ho qualche reazione un po’ esagerata, ma è perché sono totalmente concentrato sulla partita, penso solo alla vittoria e ad aiutare la squa- dra. Sarò sempre così ed è im- portante rimanere con questa mentalità. Più invecchio e più imparo, voglio diventare più calmo, ma anche mantenere questo approccio“
Con il Milan ha lottato, ma senza violenza, e la Lazio di questo ne è certa e proverà a portare in fondo la questione. Anche con il Bayern è stato protagonista di una prova solida, con un inizio di partita prorompente come al suo solito. La sua assenza peserà parecchio nell’economia del gioco biancoceleste, ormai è diventato un’insostituibile per Sarri, che ricambia così l’affetto del francese:
“Ho fatto sei mesi con Sarri ma sembrano passati uno o due anni perché imparo tantissimo con lui ogni giorno in allenamento. Tatticamente so cosa devo fare in campo, ora sembra automatico. È molto bello lavorare con lui perché è un allenatore straordinario”
Il Corriere dello Sport