Ai microfoni di Radiosei è intervenuto in mattinata Felipe Caicedo, in collegamento a ‘QUELLI CHE…’!. L’ex attaccante biancoceleste ha toccato più punti, dalla sua esperienza in Arabia che sullo stop di Immobile, tornando anche sulla celebre “Zona Caicedo”. Ecco le sue parole:

In questo momento sono a Valencia, a casa. Le cose vanno bene, adesso in Arabia il campionato si è fermato per la nazionale che deve preparare il mondiale in Qatar. Entro due settimane ricominciamo ad allenarci. Continuo a seguire la Lazio, mi piace molto come gioca. Già dallo scorso anno c’erano stati progressi, è bella da vedere”.

Mi fa piacere se i tifosi ancora mi vorrebbero con loro, mi scrivono sui social. Purtroppo il bomber si è infortunato, non è male che un po’ si possa riposare. La Lazio ha un organico completo, giusto che ogni tanto tiri il fiato. Ultimamente non l’ho sentito. C’è stima reciproca, sua moglie è in contatto con la mia. La Lazio è la squadra del mio cuore, mi manca molto. Appena potrò torneró a Roma per salutare tutti. Dopo il lockdown non eravamo gli stessi, il calcio è così. Prima eravamo in fiducia, era tutto con noi, poi le cose cambiamo. La Lazio di oggi puó assolutamente provare a restare lassù. Non so se per lo scudetto, ma certamente puó giocarsi la Champions. Poi se il progetto Sarri proseguirà, la prossima stagione puó essere davvero quella buona per lo scudetto. Se poi dovessi tornare a gennaio chissà (ride, ndr). Con Lotito non ci siamo sentiti, gli voglio bene e ovviamente tornerei di corsa. Fino alla fine della mia carriera ci spero”.

Sono state tante le reti segnate a tempo scaduto, erano emozioni grandi, quello di Cagliari è quello che ricordo con più gioia, fu una roba magica. Anche quello con la Juve fu portante, ricordo anche le parole di Bonucci dopo la gara che si giustificò. Poi non dimentico il derby, sono grato al popolo laziale per l’amore che mi dimostrano”.

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