Patric applaudito, Luiz Felipe e Acerbi fischiati dall'Olimpico. Se qualcuno lo avesse detto un anno fa, probabilmente nessuno gli avrebbe creduto. Perché lo spagnolo, sempre non del tutto convincente in campo, non è mai stato amato dai tifosi della Lazio, sempre molti diffidenti nei suoi confronti. E poi soprattutto perché Acerbi era un idolo della gente biancoceleste, mentre Luiz Felipe un titolare affidabile spesso elogiato. Eppure nella notte pre pasquale contro il Torino, l'ordine naturale delle cose si è rovesciato in maniera evidente. Ecco che alla lettura delle formazioni viene fischiato Acerbi (come ormai accade da gennaio) e Patric, al momento del cambio per infortunio (coscia sinistra), riceve invece inaspettati applausi, al contrario di Luiz Felipe che gli subentra.
Acerbi-Luiz Felipe al capolinea
Perché non sono più amati? Acerbi per la nota esultanza polemica di dicembre contro il Genoa e le mancate scuse, secondo una parte della tifoseria, nella partita seguente con il Venezia. Luiz Felipe invece per questioni legate al mercato: non ha accettato il rinnovo e andrà via a parametro zero. Per entrambi l'esperienza alla Lazio è vicina al traguardo, c'è la bandiera a scacchi a maggio. E se Luiz Felipe con ogni probabilità firmerà con il Betis Siviglia, ancora ignota la destinazione di Acerbi, deciso però a cambiare aria, anche per un feeling mai sbocciato con Sarri.Patric verso il rinnovo
Chi invece è riuscito a valorizzare il tecnico è il difensore spagnolo (ieri ha compiuto 29 anni), adattatosi perfettamente a centrale in una linea a 4, lui che nasce terzino destro di spinta. Non ha fatto rimpiangere Luiz Felipe, tanto che sabato Sarri l'ha preferito all'italo-brasiliano nella formazione titolare. E ha chiesto alla società di trattenere l'ex Barcellona, in scadenza il 30 giugno: non ha ancora firmato, ma l'orientamento è di rimanere nella Capitale. Pronto un ingaggio da 1,5 milioni annui. TuttoMercatoWeb\Riccardo Caponetti