Paolo Bertolucci racconta ai microfoni de L'Arena aneddoti singolari sulla Lazio degli anni 70, la famosa banda Maestrelli. In quegli anni l'ex campione di tennis era all'apice della sua carriera e frequentava amicizie come Re cecconi, Chinaglia, Maestrelli. Le sue parole: 

"Bel rapporto con il calcio. Quando giocavamo seriamente al tennis, Tommaso Maestrelli ci faceva fare una ventina di minuti a Tor di Quinto con quel gruppo magico della Lazio. Io, Adriano e gli altri. Io milanista da sempre, Tonino Zugarelli e Panatta della Roma. Barazzutti, credo, Lazio."

Il rapporto con Chinaglia

 "Abitavamo tutti al Fleming. Avevo il negozio di articoli sportivi e loro venivano a trovarmi. Chinaglia era ingestibile. Una volta si presentò da me con una bottiglia di whisky. Se lo scolò tutto da solo".

L'ultimo ricordo su Re Cecconi

"Triste ricordo. Quella sera che Luciano Re Cecconi morì per quel maledetto scherzo, passò prima da me. Mi disse: 'Andiamo dal gioielliere'. Avevo clienti in negozio e non ci andai. Poi andò tragicamente. Chissà se ci fossi andato...".

Lazio-Verona di un tempo

Paolo Bertolucci associa un romantico ricordo di un calcio passato quando associa Lazio e Verona, la prima cosa che gli viene in mente sono i due grandi allenatori del passato, Maestrelli e Bagnoli:

"Due personaggi simili che furono bravi a gestire gente di personalità. I laziali non si sopportavano tra loro ma la domenica...".

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