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La moviola di Twente-Lazio

Tanti gli episodi arbitrali degni di analisi in Twente-Lazio, dal rosso a Unnerstall al rigore prima concesso e poi revocato dopo l'analisi al VAR. Dando innanzitutto una panoramica dell'arbitraggio il fischietto montenegrino, Nikola Dabanovic, ha condotto una gara “all'inglese” lasciando molto giocare e fischiando raramente i contatti in mezzo al campo, senza però perdere mai il controllo della gara ammonendo sempre ove necessario.

Segue l'analisi dei principali episodi arbitrali:

Il rosso a Unnerstall

L'episodio che cambia il match avviene all'11° del primo tempo: Dia servito da uno splendido filtrante, complice una difesa altissima del Twente, si invola a campo aperto verso la porta olandese, Unnerstall che si era spinto fuori dalla sua area nel tentativo di anticipare Dia non riesce nell'intento e con una scivolata falcia l'attaccante senegalese più lesto a spostare il pallone. Il fischietto montenegrino estrae direttamente il cartellino rosso, decisione confermata da un rapidissimo check del VAR. 

Il gol di Pedro

Il gol al fantasista spagnolo, assist perfetto di Vecino, viene convalidato dopo un Check del VAR visto che l'assistente aveva alzato la bandierina per un fuorigioco del centrocampista uruguayano.  

Il rigore revocato alla Lazio

Nella seconda frazione di gioco l'altro episodio chiave avviene al 76' dove l'arbitro indica inizialmente il dischetto per un fallo su Castellanos, ma il fischietto montenegrino viene richiamato al VAR per rivedere il contatto. Le immagini non sono nitide, infatti sembra che Castellanos anticipi il difensore che colpisce così il Taty, ma non c'è una telecamera che chiarisce al 100% la dinamica. L'arbitro comunque dopo aver rivisto l'azione al monitor revoca il rigore, c'è da chiedersi perchè in assenza di immagini chiarificatrici non è stata mantenuta la decisione di campo?

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