Il Messaggero | Senza Kamada è rebus Tudor
Il tecnico biancoceleste sta riflettendo sul proprio futuro: la situazione
Bufera su Tudor. L'addio di Kamada si ripercuote sul tecnico croato che, nonostante l'Europa League conquistata e un'ottima media punti, è ora spinto alle dimissioni da tutti: spogliatoio, tifosi, ambiente. Ieri Fabiani, a Lazio Style Radio, ha dichiarato “Oggi Tudor è il nostro allenatore e, quando lo abbiamo preso, conosceva perfettamente l'organico, ha dato l'ok e sapeva che Guendouzi sarebbe rimasto a meno di offerte importanti, che saranno valutate come per chiunque altro”. Per far partire il centrocampista francese servono tra i 25 e i 30 milioni di euro, ma lui stesso avrebbe chiesto di essere ceduto visto il feeling mai sbocciato con l'allenatore di Spalato. Ora Fabiani teme un rigetto della squadra, e sembra quasi che la società abbia sottovalutato la rivoluzione tattica che avrebbe comportato passare da Sarri a Tudor, e ora non sa come tornare indietro.
Spinta alle dimissioni
Impossibile esonerarlo (percepisce più di 2 milioni l'anno), Martusciello guadagna ancora 400mila euro fino al 2025, così come Sarri deve ancora finire di essere pagato: un totale di 6 milioni lordi già a bilancio. La società non può permettersi un nuovo mister: diverso il discorso se, di sua spontanea volontà, presentasse le dimissioni. Diverse voci lo vedono lontano da Roma, ma il suo entourage smentisce. Il patron biancococeleste, Claudio Lotito, ha assicurato: “Tutte falsità le voci sul suo addio, con Tudor stiamo costruendo un nuovo ciclo” ma intanto il croato studia la situazione, già deluso dall'addio di Kamada e in fase di valutazione se credere o meno nel progetto stilato nell'ultimo incontro con la dirigenza (che lo aveva assicurato sul giapponese per l'anno prossimo).
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