Guerra in Ucraina, De Zerbi: "Ci siamo svegliati con le esplosioni, aspettiamo notizie dall'Ambasciata"
AGGIORNAMENTO ORE 16:05 - Il tecnico dello Shakhtar Donetsk ha parlato dell'attuale situazione che lui e il suo staff stano vivendo in Ucraina, ai microfoni di Sportitalia:
"Viviamo questo clima di tensione da giorni. Aspettavamo la sospensione del campionato per andare a casa. Quando fai l'allenatore hai anche la responsabilità dei giocatori, noi abbiamo 13 brasiliani. Stamattina ci siamo svegliati perché abbiamo sentito le esplosioni. Stiamo bene. Siamo chiusi in hotel, aspettando notizie dall'Ambasciata che ieri ci aveva sollecitato di lasciare il Paese. Non abbiamo alcuna rimostranza con loro, si sono comportati bene con noi. Stiamo aspettando per capire cosa fare".
Quanta paura hai?
"Non è questione di paura. Non siamo in vacanza chiaramente, non c'è questo clima ovviamente, ma non abbiamo grande paura. Siamo forse più preoccupati per i nostri parenti e le nostre famiglie che per noi. Io sono fiducioso di natura. Il club ha vissuto questa situazione già nel 2014 e anche nei confronti loro, noi stiamo pensando di andare via, loro devono stare qui perché ci sono i giocatori ucraini anche, è una situazione difficile".
Lo rifaresti?
"Lo rifarei ma mi farei sentire in maniera più forte con le istituzioni del calcio ucraino, perché i segnali che venivano da tutto il mondo erano evidenti, non lasciavano spazio a ipotesi diverse, quantomeno da lunedì. La conferenza di Putin, quello che è successo nel Donbass, non è stato recepito nel giusto modo. A me piacerebbe andare a casa quando tutti siano nelle condizioni di poter fare le nostre cose. Non è la gara chi si mette in salvo prima. Abbiamo vissuto 7 mesi qua, siamo un gruppo. Non è una questione solo nostra".
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Roberto De Zerbi, allenatore dello Shakhtar Donetsk, in questo momento è bloccato in Ucraina con il suo staff senza possibilità di poter fare rientro in Italia. Lo fa sapere tramite il proprio profilo Twitter Michele Criscitiello. Lo staff è formato da 8 preparatori tutti italiani. L'Ucraina sta vivendo dei momenti bui a causa dell'invasione russa.
Inoltre la sua squadra non si sta allenando e lo stop arrivato al campionato ucraino questa mattina lascia ancora più dubbi e incertezze in merito agli sviluppi di una situazione entrata questa mattina nel pieno della propria evoluzione.