Intervento sulle frequenze di Radiosei, l'ex preparatore dei portieri della Lazio Adalberto Grigioni è tornato a parlare dopo l'addio al club biancoceleste.

Queste le sue parole:

"Cosa è per me la Lazio? 18 anni, 870 partite. Una vita, mi ha fatto crescere come professionista e come uomo. Sono ultra felice di aver avuto questa esperienza e di averla fatta con la Lazio. Per me la Lazio è particolare, dà sensazioni speciali sia dall’interno sia all’esterno con i tifosi. Addio? Io me l’aspettavo e non me l’aspettavo. Mi è dispiaciuto perché avrei voluto fare la Champions League, l’ultima che ho fatto è stata con Inzaghi dopo la pandemia. Il presidente mi ha detto che non mi rinnovava il contratto, mi ha accennato qualcosa anche Fabiani. Ho resettato tutto completamente”.

“A livello tecnico mi ha colpito Peruzzi. Quando sono arrivato io era più da mantenerlo. È stato il migliore, non solo nella Lazio. In senso assoluto. La sfida è stata Muslera, un impatto terribile. Ho fatto l’allenatore papà”.

“Provedel e Maximiano? Ivan è molto tempo che gli facevo la corte, con lui parlavo spesso quando ci incontravamo. Non avevo dubbi perché lui è freddo e determinato, molto sicuro di sé stesso. Venire a giocare da La Spezia alla Lazio, partite di livello, non è facile. Tecnicamente si migliora, le partite della Lazio sono diverse rispetto a quelle delle squadre in cui ha giocato. Su Maximiano ho buone sensazioni e continuo ad averne. Lui soffre il giocare poco. Ha vissuto un momento di difficoltà, quest’anno potrebbe essere diverso…”.

 
Campagna abbonamenti, Immobile aspetta i tifosi allo stadio: “Scriviamo ancora la storia storia insieme” - VIDEO
Auronzo 2023, Castellanos è arrivato in ritiro: l'incontro con i compagni - VIDEO