Cena di squadra e festa doppia per la Lazio: il Sarrismo rinasce al "Porteno" tra tango e carne argentina
Un compleanno da festeggiare, il sogno Champions e l’entusiasmo post derby. C’è un nuovo clima in casa Lazio. La vittoria con la Roma ha diradato le nubi e portato nuove convinzioni. Il successo nella stracittadina di domenica rilancia le ambizioni biancocelesti e rinfranca dopo i pareggi contro Cagliari e Torino. Il quarto posto non è più un miraggio. Via i timori e le preoccupazioni, spazio alla gioia e alla convivialità. Maurizio Sarri esulta a fine gara. Si scrolla di dosso qualche malumore, punta in alto e ritrova la forma migliore dei suoi top player. Compreso Luis Alberto, che ieri sera ha festeggiato il compleanno. Tutti a cena fuori. Vamos. Lo spagnolo sceglie la cultura enograstronomica argentina de “El Porteno”, locale esclusivo tra il Pantheon e Piazza, per i suoi 29 anni. Luci soffuse, una parete di vini pregiate come scenografica, il tango in sottofondo e l’entusiasmo alle stelle. Milinkovic, Immobile, Pedro, Basic, Strakosha, Raul Moro, Cataldi, Marusic, Escalante, Reina e Jony, accompagnati dalle rispettive famiglie, festeggiano Luis e degustano sashimi, empanadas, lomos e parrilladas.
Una cena di squadra a tutti gli effetti, allargata agli affetti più cari. Tutti per uno. Uno per tutti. Lo spirito dello spogliatoio si cementa anche così. Del resto, la Lazio non è nuova a queste iniziative. Sotto la gestione Simone Inzaghi erano un habitué. Ma la trazione è proseguita anche lo scorso agosto, in gran segreto. Dove? Nello stesso ristorante di ieri, all’indomani dell’arrivo di Pedro, che nel derby ha segnato il secondo gol. E non è un caso che ieri la rosa biancoceleste sia tornata in Via dei Redentoristi. “Supersticion” (tradotto, scaramanzia) e “suerte” (fortuna) nello sport e nel calcio non basta mai. Qualcuno assicura che le cene continueranno, compatibilmente con i tanti impegni del campionato. Intanto, tra asado e sangria, la scintilla del nuovo Sarrismo sembra essere scoccata. La via è segnata: “Adelante!”.