Il ds Fabiani era talmente convinto di lui che non lo aveva nemmeno introdotto: «Chi non conosce Castrovilli? Inutile che io dica qualcosa», mentre Baroni non ha mai nascosto la propria ammirazione: «Gaetano ha grande qualità, visione di gioco, ultimo passaggio e può far gol. Sta lavorando forte e sono convinto che a breve sarà al100%». 

Castrovilli, da scommessa a fuori lista

A quanto pare però questo 100% è ancora lontano per la scommessa estiva considerato da molti (anche a Formello) il successore di Luis Alberto, l'ideale per dare qualità al centrocampo nonostante in carriera abbia sempre mostrato caratteristiche differenti rispetto a quelle di un trequartista-fantasista. La Lazio ha fiutato l'affare sperando di ritrovare il Castrovilli pre Euro 2020 e mettendo sul piatto un contratto di un anno con ulteriore opzione biennale in base alla percentuale di presenze e un ingaggio di circa 2 milioni di euro. Tanti buoni propositi congelati, visto che per ora Baroni in campo internazionale gli ha preferito un 37enne fuori ruolo come Pedro, che tra l’altro ieri non si è nemmeno allenato per un fastidio muscolare nonostante finora abbia giocato solo 7 minuti. 

Baroni preferisce Pedro a Castrovilli

In Europa quindi ci sarà un centrocampo ridotto all’osso con Rovella, Guendouzi, Vecino e Dele-Bashiru. Tre della vecchia guardia e un nuovo arrivato che si sta adattando, chiamati a schivare squalifiche, infortuni o semplici raffreddori per essere sempre presenti. Nell'ultima settimana si è passati dalla cessione di Cataldi al mancato arrivo di un sostituto, sino a una scelta con cui si andrà a danneggiare un percorso in Europa League che col nuovo format sarebbe stato molto più accessibile. Alla faccia delle ambizioni. 

Il Messaggero Valerio Marcangeli

Gli impegni di settembre: la Lazio tra Serie A e l'esordio in Europa League
CdS | Lazio, tutto su Gigot: uomo derby e leader esperto