Al termine della gara giocata quest'oggi tra Lazio e Torino l'allenatore dei biancocelesti Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue parole:

"Una buona partita, difficile, che secondo me abbiamo vinto nel primo tempo. Ordine altissime e concesso nulla agli avversari per poi trovare fiducia per la fase offensiva. Poi nel secondo tempo timori e paura si sono sciolti. Il calcio è materia strana. Nelle ultime partite abbiamo fatto 4 punti con delle trasferte difficili contro Juventus e Napoli. Un buon bottino ma sono partite di cui si parlerà anche fra mesi. 

Per costruire le prestazioni bisogna partite da una fase difensiva affidabile. Poi la fase offensiva dipende da molti fattori su cui si può lavorare. Ma a tratti abbiamo grande qualità. Nel secondo tempo bene il giro palla, nel primo eravamo un po' macchinosi la partita era sporca in quella fase. 

Immobile? Se fa come ha fatto le ultime due partite mi sta bene. Non sarei molto preoccupato. Si sta parlando di un ragazzo che in cinque partite ha fatto 2 gol e preso 3 pali. Potrebbe essere in linea con le sue medie. Non ha segnato però è stato più presente, più vivo. E' un ragazzo di 33 anni, può essere che 35 gol non li farà più ma saranno comunque tanti. 

Mi son reso conto negli ultimi giorni che i ragazzi hanno una disponibilità unica, volevo capire perché non funzionassero più certe cose. Tramite analisi video abbiamo capito tutti insieme che stavamo facendo degli errori, eravamo la squadra più corta del campionato e con poca solidità. Tutti i movimenti di chiusura avvenivano in ritardo e in modo individuale. Se vai a vedere dentro, la prestazione sembra brutta ma ti rendi conto che si cerca di fare quello che dovremmo fare. A noi dopo le prime due partite abbiamo iniziato a fare piuttosto bene. Ora le stiamo pagando, ma è giusto così.

Quando si va in vantaggio la squadra si scioglie e ci si diverte, cosa che negli ultimi tempi non si faceva e abbiamo fatto gol con una situazione atipica stile Bayern Monaco. Una stranezza considerando i due esterni da un lato solo. Difensori esterni? La prima cosa che deve saper fare è difendere am va ora di moda l'esatto opposto. I più forti sono anche quelli che sanno o palleggiare bene o avere una fase offensiva di grande livello. Ma nel mondo non ci sono, o sono grandi difensori o grandi esterni d'attacco. Felipe e Zaccagni hanno fatto un periodo in cui hanno avuto meno attacchi negli spazi, cosa che facevano solitamente, però se si va a vedere i gol di Felipe ne lasciava tutti per terra, difficilmente li fa su movimenti senza palla a differenza di Zaccagni. 

L'inserimento per qualcuno sarà lungo, pensare che dopo 20 giorni sia pronto chi viene da un'altra nazione senza allenamenti o altro. E' inevitabile ad esempio che prendi Isaksen che non conosce l'Italiano e che è abituato ad allenarsi a 18 gradi. Non è una difficoltà da niente. Rovella aveva un problema di condizione fisica, si era fatto male a metà luglio e non si è allenato finché non è arrivato. Kamada sta avanti ma va valutato con Luis Alberto. Taty è abituato a giocare più in una coppia di punte e non da centrale come giochiamo noi. Guendouzi anche se giovane ha più esperienza internazionale, infatti è arrivato poco prima di Napoli. Non è neanche da un mese che è qui. 

Partita con il Milan? Una di quelle in cui c'è pane o sassata. Negli ultimi tempi abbiamo sofferto quello stadio, ma l'importanza deve essere quella nonostante è una gara in cui ci sta perdere ma c'è un'opportunità che potrebbe quasi riportarti in paro con le prime gare perse". 

Milan-Lazio, Pedro in campo: è la presenza n. 100 in Serie A
ESCLUSIVA | Giuseppe Cruciani: "Segnali di risveglio della Lazio. Se entrava il gol di rovesciata di Castellanos..."