Cds | L’altro tridente, Felipe-Isaksen con Castellanos
È confermato il ritorno di Castellanos nel tridente offensivo che affronterà il Napoli domenica sera alle 18 presso lo Stadio Olimpico. L’infortunio all’adduttore sinistro che lo aveva tenuto fermo nelle due ultime uscite è smaltito, l’argentino ora si allena regolarmente da due sedute consecutive. Vista l’assenza di Immobile (diffida da scontare dopo il giallo rimediato con il Lecce) l’impiego del Taty è certo, così come quello di Felipe Anderson che con ogni probabilità traslocherà sulla sinistra per far giocare Isaksen a destra. Il ballottaggio del danese è sempre con Pedro vista l’assenza di Zaccagni (squalificato anche lui) ma le prestazioni dello spagnolo nelle ultime uscite non sono state di livello, tutt’altro. Tridente inedito per quanto riguarda il campionato, visto che era stato provato una sola volta in stagione in Champions League contro il Celtic. Vista l’emergenza è stato convocato il baby Sana Fenardes (17 anni) dalla Primavera che già aveva preso parte nella trasferta a Riyad.
A centrocampo Luis Alberto spera in una chance dal 1’ minuto. Con l’Inter in Supercoppa è entrato malissimo, regalando il terzo gol ai nerazzurri con una punizione a mezza altezza orizzontale. Si giocherà il posto con Vecino mentre sono sicuri del posto Guendouzi e Rovella. L’ex Monza è stato gestito in settimana, ma ieri ha svolto la seduta completa ed è pronto a dirigere il centrocampo biancoceleste.
In difesa ancora out Patric: la botta alla spalla rimediata contro il Lecce sta risultando più dura del previsto da smaltire ed è da considerare in bilico anche per la trasferta di Bergamo della prossima settimana. Ballottaggio tra Gila e Casale quindi, con lo spagnolo che sta crescendo sempre di più ed è in ottima forma. Romagnoli sarà in compagno di reparto. Sulle fasce l’unico sicuro del posto è Marusic, mentre sull’out opposta uno tra Pellegrini e Lazzari: difficilmente Sarri decide di impiegarli insieme, viste le doti prevalentemente offensive di entrambi. Tra i pali ovviamente Provedel.
Corriere dello Sport