La Repubblica | Leader, diplomatico, icona Wilson, come te nessuno mai
"Sei stato il libero più forte che abbia mai visto giocare con la maglia della Lazio". Inizia così il ricordo di Guido De Angelis, che ha affidato il suo pensiero per Pino Wilson a La Repubblica. Il famoso telecronista laziale ricorda il match contro il Milan di Rivera del 17 dicembre 1972: a San Siro era scesa la nebbia, non si vedeva nulla e la Lazio aveva appena subito un gol su punizione. Pulici è andato ad avvisare Pino per dirgli che non si vedeva nulla in quella metà campo e subito il Capitano corse dall'arbitro per convincerlo a fermare il gioco chiedendogli di andare a vedere lui stesso se dalla postazione di Pulici si vedesse qualcosa. I tifosi milanisti fischiavano, ma l'arbitro effettivamente mandò un guardalinee nella porta di Pulici; l'arbitro era circondato da tutti e 22 i giocatori ma alla fine decise di decretare la fine della gara perché, appunto, non c'erano le condizioni per continuare. "Fu un vero capolavoro diplomatico di Pino Wilson, possibile solo grazie alla sua leadership", ricorda De Angelis, che lo immaginava dirigente o addirittura Presidente dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Il loro rapporto personale cambiò per un diverbio, ma il bene e la stima nei suoi confronti non sono mai svaniti.