Depositphotos
Depositphotos

Il divieto imposto dalle autorità di Amsterdam ai tifosi della Lazio di partecipare alla partita di Europa League Ajax-Lazio, prevista per il 12 dicembre, è stato definito una misura discriminatoria basata su accuse infondate di antisemitismo. Secondo la vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna, e il co-presidente del gruppo dei conservatori al Parlamento Europeo, Nicola Procaccini, tale decisione penalizza ingiustamente l'intera tifoseria senza distinguere tra responsabilità individuali, violando principi fondamentali dell'Unione Europea come la non discriminazione e la libera circolazione.

Il provvedimento

Questo provvedimento, sostengono, non solo perpetua stereotipi negativi, ma contraddice l'impegno della S.S. Lazio nella lotta contro il razzismo e l'antisemitismo. La decisione sarebbe stata motivata da un presunto rischio di disordini pubblici e da ipotetiche manifestazioni di antisemitismo, ma appare priva di fondamento e contraria ai valori dell'Ue. La questione è stata sollevata dai due eurodeputati con un’interrogazione ufficiale rivolta alla Commissione Europea.

Di seguito le sue parole riporate da Sportface:

Il divieto imposto dalle autorità di Amsterdam ai tifosi della Lazio di assistere alla partita di Europa League Ajax-Lazio del 12 dicembre, rappresenta una discriminazione basata su infondate accuse di antisemitismo. Tale decisione generalizzata discrimina l’intera tifoseria, ignorando responsabilità individuali e violando principi fondamentali dell’Ue, come la non discriminazione e la libera circolazione. Il provvedimento alimenta stereotipi negativi e mina l’impegno costante della S.S. Lazio nella lotta contro razzismo e antisemitismo, citando motivazioni legate al rischio di disordini pubblici e presunte manifestazioni di antisemitismo. 

Napoli-Lazio, vietata la trasferta ai tifosi residenti nel Lazio
Fiorentina-Inter: le possibili date per il recupero