Il Tempo | Lazio, Zaccagni tartassato
Sempre la solita storia: caviglia gonfia e botte ovunque in ogni partita di campionato. Mattia Zaccagni ha lavorato in palestra domenica, ieri ha trascorso il suo giorno libero acciaccato e solo oggi, quanto la Lazio si riprenderà a lavorare, si capiranno le sue reali condizioni. A San Siro contro l’Inter ci sarà, non può mancare, però è innegabile che sta subendo una serie di scorrettezze punite poco dagli arbitri. L’ultimo esempio è il torinista Singo, ammonito solo dopo un’ora di gioco (sesto fallo), espulso dal proprio allenatore Juric che aveva capito che, pure con un arbitro modesto come Ghersini, sarebbe rimasto poco tempo in campo. Rosso evitato, così come era accaduto allo juventino Cuadrado qualche settimana prima. E anche il romanista Mancini, seppure sanzionato solo a dieci minuti dalla fine lo aveva marcato con molta veemenza fino a costringerlo a uscire dopo l’ennesimo intervento falloso.
Zaccagni è di sicuro il più tartassato della Lazio, 95 falli subiti in 28 partite giocate con 22 cartellini gialli presi dai suoi marcatori (primo in Europa davanti a Vinicius del Real Madrid). Per paradosso ha dovuto saltare la trasferta di Salerno squalificato dopo aver raggiunto cinque cartellini molti dei quali per protesta. Dieci gol segnati, cinque assist in campionato, tante ottime prove nelle coppe, anche se è stato meno decisivo e la lunga attesa della chiamata del ct Mancini che, nella sua Italia, non potrà fare a meno di questo ragazzo di Cesena, esploso nel Verona, ora diventato un punto di forza nello scacchiere di Sarri. Il tecnico toscano gli ha cucito il ruolo perfetto addosso, è sempre una spina nel fianco per gli avversari, sarà inevitabile trovare un accordo col tecnico della nazionale per poterne sfruttare la crescita anche in azzurro.
Decisiva nella sua esplosione la nascita a novembre del figlio Thiago e la storia d’amore con l’influencer Chiara Nasti, cominciata sulla spiaggia di Ibiza nel 2021. Il 20 giugno nello splendido scenario di Villa Miani è previsto un matrimonio da favola che lui spera di vivere da giocatore da Champions. Un sogno giocare la coppa dalle grandi orecchie con la maglia della Lazio ma l’obiettivo non è ancora raggiunto. Mattia è diventato un altro gioiello di famiglia per Lotito, nonostante le sirene estere del Psg e altre possibili offerte è destinato a restare con l’imminente firma del rinnovo di contratto in scadenza nel 2025 fino a giugno 2027. Guadagnerà 2.5 milioni a stagione più bonus facili, come i top della Lazio: giusto così, un riconoscimento meritato per tanto visto in campo. Il gol nel derby e quello decisivo contro la Juventus lo hanno fatto entrare definitivamente nel cuore dei tifosi ma i suoi colpi di classe, le sue serpentine insistite meritano una tutela maggiora da parte degli arbitri. Un talento italiano da salvaguardare, molto di più. Il Tempo/Luigi Salomone