CorSera | Ciro macchina da gol, ma non riposa mai: la Lazio deve preservarlo
Un campanello d’allarme. Una richiesta d’aiuto. Da parte di chi per la Lazio ha fatto tanto. Come riporta questa mattina il Corriere della Sera, Ciro Immobile è l’idolo dei tifosi anche per questo. Non c’è partita nella quale non si danni l’anima, non c’è gara nella quale non dia tutto se stesso. E a dimostrarlo sono le statistiche. Non parole, fatti. Già, perché Immobile, che è il miglior marcatore della storia della Lazio (con 187 gol totali), è il giocatore che ha realizzato più volte di tutti il gol dell’1-0 (56, compresa la trasferta di Cremona), è anche in calo evidente negli ultimi 15 minuti (più recupero). Sono infatti 3 anni che dal 76’ in poi segna meno. Sempre meno. Nulla di anormale: arriva stanco a fine partita, come da lui ammesso. «A volte, soprattutto negli ultimi venti minuti, mi piacerebbe avere un’alternativa - ha spiegato -. Anche con la Cremonese avrei potuto fare più gol, ma negli ultimi venti minuti la porta era piccola e le gambe pesanti». Inevitabile sia così, visto quanto corre. Inevitabile sia così visto quanto lotta. Inevitabile sia così, visto quanto gioca.
Nel 2019-20 Immobile ha segnato 10 gol dal 76’ in poi, nella stagione successiva ha segnato la metà (5), e l’anno scorso appena 3 volte. Quest’anno è zero. Inevitabile che superati i 30 anni, e giocando spesso, si arrivi a fine partita con «le gambe pesanti» e con la sensazione che «la porta era piccola». Sono gli effetti della stanchezza. Fra tutti i giocatori offensivi della serie A (compresi i trequartisti o le ali, quindi passando da Zaccagni a Leao, da Dzeko a Dybala, da Muriel a Lookman o Di Maria) solo Immobile e Nzola (dello Spezia) hanno giocato tutti i 630 minuti (più recupero) delle 7 partite di campionato. L’attaccante della Lazio accumula però minutaggio e quindi stanchezza anche nelle competizioni europee. In estate Sarri aveva chiesto un attaccante centrale per far rifiatare Immobile (che a Cremona ha segnato il 45esimo rigore della carriera in A su 55 calciati, staccando Signori a quota 44 e mettendo nel mirino Del Piero che è il terzo in questa speciale classifica all time con 50 gol dietro a Baggio e Totti rispettivamente a 68 e 71), che non è arrivato. Nei giorni scorsi il tecnico ha precisato che «la crescita di Cancellieri è rallentata dal fatto che a volte deve studiare da esterno e a volte da centrale». Visto il mancato intervento della società (che in estate ha investito tanto, coprendo altre lacune), sta a Sarri dare respiro a Immobile. Facendo giocare di più Romero, per esempio, e spostando così Cancellieri al centro. Una soluzione però va trovata. Perché Immobile chiede aiuto. Attraverso le statistiche oltre che a parole.