Nel documentario “La Porteria” dedicato al primo titolo da allenatore di uno dei tecnici più vincenti della storia Pep Guardiola, è intervenuto in molti frangenti per svelare aneddoti e raccontare la sua esperienza al Barça, l'ala della Lazio Rodriguez Pedro. Il documentario ripercorre il titolo vinto da Guardiola con il Barcellona B nella stagione 2008/2009 che in poco tempo diventò l'allenatore della Prima Squadra che consegnò al calcio una delle formazioni più forti mai viste per qualità tecnica e di gioco. 

Le parole di Pedro nel documentario

Che gruppo eravate? 

"Una squadra, un collettivo di giocatori, ognuno con il suo ruolo ma tutti con un’idea chiara di quello che volevano fare, come volevano lavorare e con l’obiettivo di salire subito di livello. Giocammo molte partite dure, eravamo tutti molto giovani e giocavamo contro avversari più esperti".

Il gruppo squadra? 

"C’era un grande ambiente e lo aveva creato Pep. C’era grande feeling e tanta armonia. Andavamo sempre a festeggiare in un ristorante La Pastora. Mangiavamo sempre la Tortilla de Patatas e las Patatas bravas".
Il segreto? "Quando sei giovane nella Cantera del Barcellona, a un passo dalla prima squadra, c'è sempre un po’ d’ansia, vuoi fare gol, non la passi al compagno. In quella squadra non c’era niente di tutto ciò. Era una delle cose che più mi sorprendeva".

Pedro

Una parola per descrivere Guardiola? 

"Brillante. Per tutto quello che ha fatto per il modo di vincere e di allenare. Mi diceva sempre che avevo giocato male, anche quando segnavo una doppietta e vincevamo 3-0 o 4-0. Mi correggeva tutti i movimenti e mi faceva vedere dove migliorare. Quando hai a che fare con Pep ti accorgi di avere a che fare con qualcuno di un livello superiore. Ho imparato tantissimo con lui tatticamente, ho imparato a capire il calcio".

La notizia di Guardiola allenatore della prima squadra? 

"Un’emozione incredibile. Sapevamo di poter salire con lui, almeno uno di noi poteva sperare nella prima squadra".

Ricordi di quell'esperienza?

"Lo dico sempre ai miei figli. godetevi le prime tappe del calcio perché per me sono state le migliori. Quello che apprendi nei primi anni te lo porti avanti tutta la carriera".

Enzo Raiola: "Con Lotito si fa fatica a chiudere un affare. Ecco come procedono le trattative per Stengs e Bazdar"
Ag. Valeri: "Con la Lazio era tutto definito, ma un dettaglio ha fatto saltare l'accordo"