Il Messaggero | Lotito: "Tare resta, regalerò quattro rinforzi a Sarri"
Parola di Lotito, il giorno dopo il faccia a faccia con Tare a Formello: «Il ds rimane al suo posto, come è stato scritto nel comunicato. Igli non ha mai pensato alle dimissioni perché non ci sarebbe alcun motivo. Ora basta polemiche e facciamo parlare il campo. Remiamo tutti dalla stessa parte per fare il salto. Oltre Angelo Fabiani, nei quadri dirigenziali di Primavera e Women, entrerà anche mio figlio Enrico. Siamo una grande famiglia e tutti insieme, uniti, regaleremo grandi soddisfazioni al mondo Lazio». Rimane avvolto in un giallo il futuro di Alessio Romagnoli alla Lazio: «A certe condizioni può restare a casa». Lotito è offeso, non vuole riconoscere le commissioni al manager Raiola e ieri ha finalmente chiuso (7 milioni più 3 di bonus) Nicolò Casale col Verona, atteso per le visite mediche già in mattinata: «È sempre stata la nostra prima scelta. Io ho un impegno con Sarri per due portieri e due difensori. Stop. Un centrale è già arrivato, l’altro arriverà. Manterrò le promesse fatte al tecnico con cui ho stilato un elenco di top player da cui attingere per costruire una grande squadra». Sarri sostiene che c’erano altri tre innesti nella sua lista concordata e chiede sempre Ivan Ilic come mezz’ala: anche se a Setti piacciono Raul Moro, Floriani-Mussolini e Kiyine (sbarcato ieri ad Auronzo, lo segue anche il Bologna) sarà molto difficile chiudere per il croato, se Luis Alberto non andrà a Siviglia. E Lotito pretende almeno 25 milioni per il suo fantasista. Ma chissà se l’uscita di Muriqi al Bruges per 9,5 più 1 di bonus non possa riaprire il discorso per un’altra punta. Sarri continua a sentirsi con Dries Mertens, disposto a raggiungerlo subito, anche se i suoi agenti negli ultimi giorni sono in trattativa con l’Olympique Marsiglia. L’improvvisa accelerata di Tare in un giorno sulle cessioni rappresenta comunque una grande svolta. Il Messaggero/Alberto Abbate