TuttoSport | Se c'è il Mago, c'è la Lazio
Minuto 61 e 50 del derby, parte dalla tre quarti laziale un fendente col contagiri che penetra tra Mancini e Ibanez e pesca in profondità Ciro Immobile. Il resto lo fa il bomber con l'assist a Felipe Anderson, che segna il 3-1 decisivo per la vittoria sulla Roma. Bisogna tornare a quel fermo immagine per riscoprire e comprendere quanto lo spagnolo sia capace di fare quando è in giornata. Da re degli assist (lo scorso anno si era dedicato più a fare da 'viceré' dei gol), con il marchio sul tris biancoceleste contro la Roma il Mago Luis torna a far parlare di sé con le stesse armi che aveva utilizzato in passato. Ed è di nuovo lì in cima alla classifica degli assist della Serie A, secondo solo a Nicolò Barella (4), a quota 3 in compagnia di Marin del Cagliari. Quel suggerimento nel derby non vale per la graduatoria specifica, ma è stato come un assist vincente, perché Immobile a quel punto aveva addirittura due scelte. Insomma, se gira lo spagnolo, gira tutta la Lazio. Se invece Luis Alberto latita, come accaduto nelle quattro partite fra Milan e Torino (compreso il Galatasaray in Europa League), la Lazio fatica. E che serva il miglior Luis Alberto per far decollare il progetto di Maurizio Sarri se ne sono accorti tutti. Tanto che con la scusa del suo ventinovesimo compleanno, trascorso l'altro ieri sera in un locale della Capitale, sono accorsi tutti i compagni di squadra a festeggiarlo: «Buon compleanno amico mio», ha scritto Ciro Immobile sul suo profilo Instagram, completato dalla foto dei due abbracciati in campo. Una testa piena di pensieri, che fuma di idee, in campo e fuori. Talvolta troppo calda tanto da causare anche incomprensioni e litigi con Claudio Lotito, che però a forza di gustarselo in campo deve aver messo da parte gli antichi rancori. Anche con Maurizio Sarri, l'avventura del numero 10 spagnolo non era partita proprio alla grande. Basti ricordare il ritardo di qualche giorno all'appuntamento del raduno e poi ad Auronzo di Cadore, dove Luis Alberto si presentò con un certificato medico che lasciava tanti punti interrogativi anche sul suo futuro alla Lazio. Erano bastate poche parole di Sarri alla prima conferenza utile per dissipare ogni dubbio: <<Non ha risposto a una convocazione, quindi è un problema dal punto di vista gestionale per la società. Sto aspettando che arrivi perché spieghi a me e ai suoi compagni quello che ha fatto. Se lo fa, il problema svanisce»>. Le incomprensioni però non si sono esaurite nelle notti di mezz'estate, tanto che due minuti dopo quella perla per Immobile nel derby, alla sostituzione con Akpa Akpro, lo spagnolo ha dimostrato di non aver gradito gesticolando verso l'allenatore. Ma lo stesso Sarri nel post partita ha chiarito e anzi lo ha difeso: «Se c'è un giocatore adatto al mio calcio, credo sia lui»>. Intanto grande entusiasmo alla ripresa dopo il derby vinto e la Lokomotiv Mosca che incombe in Europa League: cercano una chance Lazzari, Patrice Radu, pronti anche Muriqi e uno fra Moro e Romero. TuttoSport\Simone Di Stefano