Fraioli
Fraioli

Un vivace scambio di opinioni tra Maurizio Sarri e Luciano Moggi ha caratterizzato il pomeriggio sportivo di Lazio e Juventus. Durante un'intervista concessa ai canali ufficiali del club, l'allenatore della Lazio ha replicato ai commenti fatti di recente dall'ex dirigente bianconero. Moggi, criticando la conduzione della squadra da parte di Sarri, aveva suggerito che tale approccio avrebbe potuto degradare il club fino alla Serie B se fosse stato mantenuto negli anni a venire. Tali affermazioni, alquanto severe, sono state rivolte a un tecnico che, nonostante le notevoli sfide affrontate dal club, è riuscito a guidarlo alla conquista del campionato italiano nell'ultima stagione della sua gestione.

Su Libero Quotidiano, Moggi ha risposto nuovamente a Sarri esprimendosi così:

“Caro Sarri, troppo facile infierire su chi ha subito quello che ho subito io. Darmi del radiato è stato facile per te, più difficile se ti chiedessi di spiegare il perché di tanto, visto che sia nel processo sportivo che in quello ordinario non risultano reati commessi. Capisco che quando le cose non vanno ci si difende lasciando a casa la coscienza. Nonostante ciò ti auguro che non ti capiti mai quello che è capitato a me. Ti faccio presente che non mi sono mai permesso di dire che con te la Juventus poteva andare in serie B e vorrei sapere la fonte di tale affermazione. Addirittura ho rirpreso quello che dicesti tu nel periodo bianconero, ovvero che la Juventus «non era allenabile», e ho anche pensato che non ti fossero stati messi a disposizione giocatori con le caratteristiche necessarie al tuo calcio: per questo ho aggiunto che la Juventus voleva migliorare il gioco prendendo te ma ha finì per peggiorarlo.”

“È vero, invece, che prima dell’inizio del campionato dissi che la Lazio non avrebbe ripetuto il secondo posto dell’anno scorso perché avrebbe risentito della mancanza di un leader in campo, quale era Milinkovic Savic, ma soprattutto di uno alla scrivania, ovvero Tare. Viste le dichiarazioni recenti del presidente Lotito - che io stimo profondamente poiché ha dimostrato la sua competenza con i fatti e non con le chiacchiere - ora, anche a sua difesa, ti ricordo che ha fatto dei sacrifici per metterti a disposizione i giocatori da te richiesti. Non è quindi vero che, come dici, «ho chiesto A e mi hanno dato B». Potevi dare le dimissioni allora, perché non lo hai fatto? Perché ti lamenti solo ora? La verità è che quando vinci sei un fenomeno, quando perdi la colpa è di altri, in questo caso di Lotito.”

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