CdS | Protocolli, imbroglioni e medici "garzoni"? Il medico della Lazio prova a fare chiarezza
È il momento di fare chiarezza. Premessa importante: un tampone dubbio positivo seguito da un tampone negativo fa cadere il dubbio. Sono entrambi negativi, secondo il Comitato Tecnico Scientifico dell'AMCLI. Basta questa semplice premessa per capire che: il protocollo non è stato violato, malgrado le difficoltà e la confusione per un'emergenza senza precedenti. Il medico non è un garzone e non può essere delegittimato da un tampone, anzi è il medico che lo deve interpretare, come fa abitualmente con tutti gli altri esami, né può considerare malato un asintomatico a prescindere. Le accuse infondate portano a giudizi sbagliati e le persone con pregiudizi e riserve mentali, peggio se in malafede, ne approfittano, con scarsa professionalità, per fare clamore mediatico. Nessun giocatore positivo o dubbio positivo ha mai giocato o si è allenato e tantomeno ha infettato qualcuno. In più, a maggior tutela della loro salute, prima di farli riscendere in campo, li abbiamo isolati e sottoposti ai più approfonditi e sofisticati controlli clinici, ematologici e strumentali. Preciso: Tac al torace, Ecg dinamico, Ecg a riposo e con cicloergometro a 300 Watt (50x2), Spirometria, esami del sangue e delle urine e soprattutto un accurato esame clinico obiettivo. Tutti asintomatici e tutti negativi. Un esempio molto noto: un giocatore positivo o meglio dubbio positivo alle 9:00 a.m. e dopo mezz'ora negativo, va considerato negativo. La certezza è diventata assoluta dopo averlo sottoposto ad altri due tamponi e un sierologico, tutti negativi. È stato isolato ugualmente e forse ingiustamente, poiché ogni misura restrittiva, come la quarantena, e solo in caso di positività accertata, spetta alla ASL, la quale, avvertita da me tempestivamente, dopo aver contattato infruttuosamente il responsabile medico dell'Uefa, il comitato scientifico della Figc e perfino un membro della Procura Federale, per avere lumi su questa situazione anomala e non prevista dal protocollo, non ha nemmeno risposto alla mia mail del 29/10/2020, preceduta da una telefonata esplicativa. Anzi, il Direttore ha risposto per mail, nonostante i miei insistenti contatti sia telefonici che per WhatsApp, dopo una settimana. E non a torto, aggiungo, poiché è stato inopportuno, se non assurdo, segnalare un positivo alle 9:00 e lo stesso soggetto negativo alle 9:30 e, soprattutto, perché come mi ha fatto notare lo stesso dirigente, un dubbio positivo, al 95% non è infetto né infettante e deve considerarsi negativo, se il tampone molecolare successivo di controllo è risultato negativo citando l'Amcli e inviandomi la relativa documentazione scientifica. Inoltre, per legge, la comunicazione alla ASL spetta al laboratorio che scopre per primo l'eventuale positivo. Solo se la ASL interviene noi dobbiamo rispettare ogni provvedimento, che nel caso di specie non c'è mai stato, per nessun giocatore. Non c'è alcun dubbio: da medico posso certificare che i tamponi del 26 ottobre erano negativi, come hanno poi confermato i consulenti scientifici più esperti in materia. Per questo sono convinto che non solo non è stato violato il protocollo, ma che addirittura i falsi positivi avrebbero potuto giocare sia contro il Bruges che contro la Juventus; figuriamoci poi contro il Torino! Purtroppo l'impianto accusatorio è basato non su positivi accertati dal medico, come è giusto e come prevede la legge, ma su tamponi dubbi, o meglio, falsi positivi contro circa 70 tamponi negativi fatti ogni 4 giorni dal 22 maggio al 26 ottobre 2020. Se la domanda è sbagliata... Aggiungo che durante questo lungo lasso di tempo solo due volte, per la stagione 2019/20, il personale del laboratorio Futura Diagnostica di Avellino ha avuto dei contrattempi, comprensibili e giustificati, vista la notevole distanza, venendo a Formello con un giorno di ritardo e per questo siamo stati ingiustamente sanzionati. Anche questa è una colpa professionale, pur avendo scelto per motivi comprensibili il patteggiamento? La verità, anche se impiega molto tempo, viene sempre a galla, ne sono più che certo. Ivo Pulcini\Corriere dello Sport.