Il Messaggero | Lazio, Acerbi sei fuori
ROMA - Staccata la spina più appuntita della rosa. Acerbi stavolta non parte per la Germania. Scelta della società, sia pure condivisa dal centrale, che si era beccato fischi e insulti ad Auronzo, e ora spera solo di raggiungere Simone Inzaghi all’Inter, per risollevarsi quanto prima. Francesco rimane separato in casa, non c’è nessuna possibilità di permanenza. Eppure adesso bisogna pure affrettare l’uscita. Il centrale era rimasto ai margini di ogni amichevole estiva, era sparito dal campo già ieri mattina. Ci sono anche Juve, Napoli e Milan alla finestra, ma ora la Lazio pretende che il 34enne faccia una scelta rapida. Si è tirato indietro il Monza, il Torino ha sondato la pista. Acerbi vorrebbe ancora una grande squadra, ma deve fare in fretta. Fuori rosa anche Akpa Akpro, vicino al trasferimento in prestito in Francia, forse nella sua vecchia Tolosa. Deve far posto a Matias Vecino, per cui è praticamente fatta: c’è già un’intesa di massima su un triennale da 2 milioni, solo sulle commissioni va trovata la quadratura definitiva. Lotito ha elargito provvigioni ai procuratori (solo 3 per Romagnoli alla scuderia Raiola), non a caso per i primi sei colpi va ben oltre i 50 milioni il suo conteggio della spesa. Basta, il presidente stringe la cinghia: è stato trovato l’accordo per Provedel con lo Spezia (circa 2,5 milioni più bonus), ma il suo entourage deve rinunciare alla sua fetta. L’impressione è che l’affare sia in dirittura d’arrivo, specie dopo lo spauracchio della virata su Sportiello dell’Atalanta. Il portiere friulano spinge per raggiungere la Lazio già in Germania: «Come primo o vice? Dipenderà da me», avrebbe rivelato a un tifoso dal ritiro ligure a Santa Cristina. Per Sarri si giocherà con Maximiano la titolarità.
L’ESERCITO DI ESUBERI - Altri due colpi - per un totale di 8 - per accontentare Maurizio. Stavolta Lotito si è svenato per lottare seriamente per la Champions. E senza nemmeno aspettare di “liberarsi” dei tanti esuberi ancora a Formello. Piazzati Muriqi e Vavro, con Jony a un passo dallo Sporting Gijon, rimangono ancora una decina di epurati, la maggior parte in scadenza fra un anno. Il discorso non è valido per Kiyine, Fares ed Escalante, anche se quest’ulti- mo può essere piazzato al Valladolid nel torneo del 6 agosto. Prima la Lazio affronterà il Genoa (oggi alle 18), quindi il Qatar nello stadio di Grödig sabato. Inizio e fine della seconda parte della preparazione a Grassau, dove i biancocelesti si trovano da ieri sera in un resort situato in campagna, nella regione del Chiemgau.
OFFERTA UNITED AL RIBASSO - Stamattina il primo allenamento. La sgambata di ieri a Formello disertata da Casale e Pedro: il difensore si trascina una distorsione al ginocchio da Auronzo, sullo spagnolo c’è un po’ d’ansia per un “indurimento” al vecchio polpaccio, che lo aveva tormentato nella seconda parte dello scorso campionato. Stop and go per Luis Alberto, dalle cui sorti dipenderà l’eventuale ingresso di Ilic (bloccato per 15 milioni, bonus compresi) a centrocampo. Il Siviglia non ha ancora ribussato, per questo la Lazio si è cautelata con Vecino. Applausi dei compagni per Milinkovic e il suo gol al volo, ma l’agente Kezman continua a guardarsi intorno: lo United aspetta strategicamente per tornare all’assalto con una proposta da 50 milioni quasi sul gong, poi spetterà a Lotito - non voleva scendere sotto i 70 - accettarla o meno. In stallo anche la trattativa per Hysaj fra Valencia e Lazio. Senza la cessione dei due big, non arriveranno né Zielinski né Emerson Palmieri (figuriamoci Udogie), e il mercato finirebbe con Provedel e Vecino. La verità ad agosto. Il Messaggero/Alberto Abbate