Obiettivo ottavi di Europa League. Per evitare il complicato passaggio dei playoff da giocare contro una terza della Champions (non sono avversari facili, ovviamente), per incassare subito 4 milioni del girone passato da prima in classifica e per fare crescere l’autostima di una squadra alla disperata ricerca della propria identità. Alle 21 c’è Lazio-Galasataray all’Olimpico e la banda di Sarri, in caso di vittoria con qualsiasi punteggio, agguanterà in extremis il primato di un gruppo che, al momento del sorteggio in estate, sembrava difficile da raggiungere. Ma i turchi, guidati dall’imperatore Terim (sarà all’Olimpico nonostante il malore accusato a inizio settimana) ha dimostrato finora una grande solidità in Europa dove non ha ancora subito gol in trasferta. Per segnare all’ex Muslera che torna dopo sei anni nello stadio che ha visto i suoi primi vagiti calcistici (sconfitta 3-1 con l’allora Lazio di Pioli), rischierà ancora una volta Immobile, capitano coraggioso di un gruppo che non vuole arrendersi ai propri limiti strutturali. Ciro gioca, dunque, lo stesso Sarri, svela nella conferenza stampa della vigilia, il pericolo scampato sul terreno infame di Marassi: «Ha riportato un infortunio lieve, se sarà in grado giocherà». L’attaccante ha svolto l’allenamento con i compagni con una piccola fasciatura sul ginocchio e risponde presente, Sarri chiede ai suoi maggiore equilibrio e continuità di risultati dopo un avvio di stagione sulle montagne russe: «Serve la migliore Lazio per battere un Galatasaray al primo posto di un girone duro. L’applicazione è fondamentale per svolgere una partita ordinata. A Genova, giocando in questo modo, abbiamo messo in campo più qualità: ora cerchiamo costanza nell’ordine». Sarri elogia anche Zaccagni, la novità della vittoria contro la Samp: «Mi aspetto di continuare a vedere la vera versione di lui. Ha avuto due-tre problemi che l’hanno condizionato. Ha qualità e gamba, per noi è veramente importante speriamo che la sfortuna sia finita». Giocherà nel tridente con Ciro e Felipe Anderson (Pedro partirà in panchina come a Mosca). In difesa spazio ad Hysaj: »Stiamo migliorando rispetto agli ultimi mesi, ora dovremo essere ordinati in campo - spiega il terzino al fianco del tecnico - ma a volte giochiamo bene, a volte meno. Ci vuole tempo per imparare il calcio di Sarri, con il suo metodo di gioco è necessario essere tutti perfetti». Nel quartetto oltre a Ramos e Acerbi anche Lazzari, mentre ci sono dubbi a centrocampo: sicuro Milinkovic, squalificato domenica col Sassuolo, poi ballottaggi Cataldi-Leiva e Basic-Luis Alberto con i secondi favoriti. In porta Strakosha che, dopo aver scavalcato Reina, deve riscattare l’errore clamoroso di Istanbul. Previsti 15.000 spettatori, pochi ma un po’ di più rispetto alle precedenti uscite infrasettimanali della Lazio. Il Tempo/Luigi Salomone

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
TuttoSport | La Lazio con Immobile va all'in per gli ottavi