Il Tempo | Lazio, Ciro e Sergej ora tocca a voi
Scocca l’ora dei leader, dei giocatori più importanti della Lazio. Stasera contro il Sassuolo all’Olimpico serve una scossa positiva dopo le ultime due sconfitte contro Torino e Inter: sono riemersi antichi difetti e vizi strutturali che, nella cavalcata di marzo e metà aprile, sembravano svaniti. Quattro gol incassati e una difesa che non è più la migliore del campionato soprattutto a causa del crollo finale di San Siro quando lo striscione del traguardo Champions era vicinissimo.
E, invece, adesso la classifica si è accorciata, serve una prova d’orgoglio per dimostrare che si è trattato solo di fisiologici incidenti di percorso e non di un’imprevedibile involuzione fisica e mentale. Tant’è, Sarri punta ancora su Immobile che deve sbloccarsi all’Olimpico. Incredibile ma vero, Ciro non segna in casa in campionato da Lazio-Verona 2-0 dell’11 settembre, una vita fa. Il digiuno va spezzato, nemmeno il detrattore più convinto del capitano biancoceleste poteva pensare a una crisi di questa portata anche per colpa di tanti infortuni che hanno penalizzato il rendimento di questa stagione maledetta.
Oltre a lui tocca anche a Milinkovic dare una risposta a qualche critica dopo lo sciagurato colpo di tacco che al 78’ ha dato il via alla rimonta interista. Le prove anonime hanno alimentato il «cattivo pensiero» che il gigante serbo sia già con la testa da qualche altra parte ma i chilometri percorsi (miglior giocatore di tutta la serie A) e l’impegno profuso, al di là degli errori, smentiscono questa sconclusionata tesi. Ciro, Sergej ma anche gli altri giocatori di riferimento del gruppo di Sarri devono salire di tono e portare la Lazio in acque più sicure.
Il tecnico toscano dovrà fare a meno di due pretoriani come Romagnoli e Cataldi, due assenze pesanti in una gara complicata contro un avversario che gioca meglio contro le grandi (vittorie con Atalanta, Roma, Milan e Juventus) rispetto alle piccole. C’è un motivo, Berardi & Co. brillano per farsi vedere e portare via da una società come il Sassuolo che paga bene con un proprietà facoltosa, ma giocano in un «teatro» freddo e senza tifosi come il Mapei Stadium. A proposito saranno 35-40 mila i laziali presenti all’Olimpico in una serata piovosa per dare la sveglia a un gruppo che si è seduto negli ultimi quindici giorni. Arbitrerà Irrati di Pistoia, non proprio un talismano per i biancocelesti, Dionisi senza gli squalificati Maxime Lopez e Pinamonti ma con una buona formazione per continuare a sognare l’ottavo posto. Sarri, però, non ammette altri passi falsi per non rischiare di avvitarsi in una crisi pericolosa. Il Tempo/Luigi Salomone