Giulia Ferrandi, calciatrice classe '92 della Lazio Women, ha rilasciato una lunga intervista a Be.Pi.Tv. La calciatrice bergamasca ha avuto modo di raccontare la sua intera carriera spaziando dagli esordi fino al periodo del calcio a cinque e di come ora stia vivendo questa stagione in biancoceleste.

Di seguito le parole di Giulia Ferrandi:

“Con l'Arezzo saremmo dovute essere più precise e portare a casa il punteggio pieno, visto che la Ternana aveva appena pareggiato col Tavagnacco e non potevamo farci sfuggire questa occasione di riagganciarlo in testa alla classifica. Abbiamo fatto una bella gara e imposto il nostro gioco sin da subito, vincendo con merito. Per quanto riguarda il Bologna sarò sincera: questa sosta è arrivata al momento giusto. Ci serviva proprio ‘rallentare’, soprattutto mentalmente, perché il mister Grassadonia pretende molto da noi, a prescindere da chi gioca o meno, anche se abbiamo lavorato tanto. Da martedì torneremo ad allenarci e ogni gara è una finale, come dico spesso. Questo campionato non è scontato e dobbiamo essere brave a non fare passi falsi.  Staremo sempre sull’attenti, dopo quello che è successo l’anno scorso, quindi occhio a Ternana e Cesena. Tra l’altro, la scorsa stagione stavo al Napoli, che ha tolto alla Lazio il primo posto per la promozione. Nulla è scontato. Siamo sicure del nostro metodo di lavoro ma mancano ancora tante partite. Non sarà facile perché mancano ancora tante partite, abbiamo iniziato la stagione a luglio ma siamo solo a fine febbraio. Anche l’anno scorso è sempre stato in rincorsa con la Lazio. Inoltre il blasone che ha la Lazio impone che bisogna vincere ogni gara. Perciò non bisogna mollare nulla. Io punto sempre su una parola che mi descrive tanto: entusiasmo. Anche nelle mie giornate peggiori, cerco di regalare un sorriso a chi mi sta vicino e a chi lavora insieme a me. Credo che alla Lazio sia mancato proprio questo l’anno scorso, visto che poi hanno cambiato allenatore nelle ultime giornate.”

Conclude: 

"La partita più emozionante che io abbia mai giocato è senza dubbio Napoli-Cittadella dell’anno scorso: era l’ultima del campionato e ci giocavamo con la Lazio la vittoria del campionato e l’accesso diretto alla promozione in A. Tra il nostro risultato e quello della gara della Lazio, che cambiavano in continuazione, è stato un casino"

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