CONFERENZA SARRI - "Linea difensiva di alto livello, picchi mai raggiunti al Chelsea. Italiani in squadra? Se laziali anche meglio. Sono contentissimo di Pellegrini"
Poco prima di partire alla volta di Monza, mister Sarri è intervenuto in conferenza stampa per parlare della gara di domani in programma alle 15. Queste le sue parole:
“Sto preparando la gara di domani con lucidità. Il derby non deve condizionare, una partita difficilissima contro una squadra che sta mettendo dei numeri estremamente importanti, una squadra che a livello di possesso palla è passata avanti di molte posizioni, una delle migliori. Bisogna arrivare lì con spirito di sacrificio e grande umiltà.
Immobile? A livello clinico sta bene, ma ha pochi allenamenti e dovremmo vedere a livello fisico come sta.
Zaccagni? Abbiamo il ct che fa le convocazioni, quando non sono convocati sono contento per lavorarci. Però le convocazioni le fa lui, per quanto mi riguarda le nazionali sono una follia. Basti pensare al viaggio che ha fatto Vecino, anzi che è arrivato bene. Ma oramai il campionato è infattibile, ho visto chi ha paragonato con l’NBA, ma è un paragone azzardato, dato che a basket giochi circa 28 minuti e non prendi le botte che prendi nel calcio.
Io ho sempre detto che ci sono squadre con un organico migliore del nostro, ma non parlo di quelli che scendono in campo. I cambi che fanno le altre ti fanno pensare, l’Atalanta contro l’Empoli a 20 minuti dalla fine ha vinto la partita con i cambi. Ci sono squadre che da questo punto di vista stanno avanti, però staremo a vedere.
Lazio in vantaggio sulle altre squadre? È simbolico, si pensa a come abbiamo recuperato noi in 5 partite, pensa in 11. Io non guarderei troppo al campionato, ma a domani. Ci ha perso la Juve e pareggiato l’Inter. Ci andiamo a prendere il vantaggio, sempre teorico, di giocare una volta a settimana, ma pensiamo solo a domani.
Palladino è tra gli allenatori giovani di ora è uno dei più intriganti e interessanti. Riesce a fare una fase difensiva tipo l'Atalanta, con un palleggio alla Guardiola. Uno da seguire con tantissimo interesse.
Pellegrini? Se può giocare dall'inizio lo dico a lui. Sono contentissimo di Luca, è bello, partecipe, grande progressione della condizione e apprendimento. Poi stiamo parlando di una linea che ha funzionato, metterci le mani è sempre difficile.
Milinkovic non si sta esprimendo al massimo ultimamente. Se torna al 100% ci può fare la differenza nella parte finale. Lo aspettiamo con grande fiducia. Rapporto con Luis Alberto? Dipende che intendi. Adesso è un giocatore fenomenale, io non lo so il pubblico e i giornalisti cosa guardano durante le partite. Per quello che vede l'allenatore quello che sta facendo mi rende contento. È un giocatore totale, ti tira da fuori, rincorre, fa tutto. E' un giocatore sopra le righe.
Oggi sono 11 anni dalla morte di Chinaglia, lo ricordo quando ero un ragazzino ma già all’epoca guardavo più agli allenatori che ai giocatori: è stato un estroso, rimane nell’immagine popolare in maniera fortissima
A Lotito l'ho sempre detto che preferisco gli italiani, perché danno più identità. Se in rosa ne hai 7-8 di italiani dai un'identità, se sono laziali ancora meglio. Ma lo pensano tutti. Un italiano che fa 3 partite costa 15 milioni, uno straniero in Bundes costa 4.
Questo è un campionato strano, contro le medio-piccole perdono tutte. Le squadre di media classifica sono forti, se le affronti in un momento di salute è un problema. Parlo di Bologna, Monza, Fiorentina e Torino. Hanno uno spessore superiore rispetto agli anni precedenti. Le motivazioni che contano sono interne, quelle esterne sono frivole che il tempo porta via. Lo dico alla squadra, vogliamo essere la più forte di Roma o una delle più forti d'Italia. Dopo le partite di cartello abbiamo vinto una volta sola. Questo è il limite da superare.
Champions? A me non importa se una squadra sta in Champions in meno, se una squadra mi cerca e il progetto mi intriga ci vado lo stesso. Se poi ci sono giocatori che si fermano al primo aspetto, può essere pure che aumenti a livello di appeal. La responsabilità ce l'ha chi ha l'organico migliore del nostro, per noi la Champions è un’opportunità.
Io non critico le nazionali, non mi interessa niente. Ho visto 10 minuti di Kosovo e Andorra, ho visto tutti i giocatori in area, ho detto: "Ca*** è successo?". Critico il calendario perché la qualità diminuisce, ci sono sempre 5-6 assenti per infortunio, mi devono spiegare dove vogliano andare. Il calcio da sport è diventato business, se poi diventa solo business non escludo che tra 10 anni nessuno si interesserà più.
Lazzari sta bene, a fine anno sarà sicuramente sopra le 35 presenze. In alcune sfide abbiamo compiuto scelte diverse solo per motivi tattici. La squadra ha lavorato bene, ci sono stati momenti ludici ma anche esercitazioni tattiche fatte ad alta intensità. Ci alleniamo da mesi ad altissimi livelli, spero che questa continuità nelle sedute possa riversarsi in ogni gara in campo. Giovedì abbiamo fatto un allenamento sulla linea difensiva, la sera l'ho rivista a casa ed era di alto livello, come ai tempi di Empoli e Napoli. Picchi mai raggiunti con Chelsea e Juventus."