La famosa conduttrice Simona Ventura, ha rilasciato una intervista esclusiva ai microfoni di LazioPress.it parlando della sua vita nel mondo del calcio. Lei che è stata una storica icona femminile del calciotv, capace di riuscire a coniugare calcio ed intrattenimento in modo unico e rivoluzionario. In questa intervista abbiamo percorso un intenso ed emozionante tuffo nel passato toccando tantissimi temi, parlando di un calcio romantico, ormai lontano, a cui è rimasta legatissima passando per il suo famoso amore viscerale per il Torino e scoprendo una forte simpatia per la Lazio

Le radici della tua fede granata? Come è nato tutto?

La mia passione per il Torino è nata fin da piccola poichè la mia madrina della Cresima era la segretaria del Torino Club Chivasso ed essendo poi io da sempre bastian contrario, quando tutti sceglievano per facilità di tifare Juve, adoravo il sangue del Toro che più che una fede è una religione.

Sei stata rivoluzionaria e storica con le tue trasmissioni, facendo del calcio intrattenimento e viceversa. Ricordi e considerazioni di quei tempi?

Da ragazza sognavo di diventare la nuova Maria Teresa Ruta e fare la Domenica Sportiva. Andai molto più avanti essendo la prima donna a Quelli che il Calcio, Mai dire Gol e confesso che non avrei nemmeno mai sognato di diventare anche una conduttrice a livello di intrattenimento calcistico. Quei tempi erano fantastici, si potevano avere ospiti i calciatori ad esempio, si poteva entrare nel cuore del calcio vero per i tifosi da casa con le telecamere, c'era più libertà e più capacità di sposare l'intrattenimento con il calcio. Sono stata sempre un'amante del calcio romantico, quello che racconta le storie e che va oltre il lato tecnico.

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