Il Tempo | Lazio-Sarri, avanti tutta
Avanti con Sarri. Nessun dubbio, il progetto pluriennale legato al tecnico toscano prosegue. Sono giorni fondamentali per programmare il futuro della Lazio e mettere la firma definitiva sul rinnovo (già pronto) di contratto fino al 2025. Così vuole il presidente Lotito che, rientrato da Cortina dopo le vacanze natalizie e qualche vicissitudine di salute, si è immerso nei problemi della sua creatura. Il numero uno biancoceleste è deluso per la sconfitta contro l’Inter, peraltro prevedibile viste le premesse della vigilia (settima in campionato) ma un avvio deludente di 2022 con un pari stentato contro l’Empoli e il ko di Milano, ha solo confermato che il percorso è ancora lungo.
La linea è stata tracciata, insieme con Sarri si costruirà la Lazio del futuro, con due-tre sessioni di mercato anche se è chiaro che la richiesta di accelerazione del tecnico merita una riflessione attenta a Formello. Tutto sarà risolto in un incontro prima della trasferta di Salerno, Sarri sarà blindato anche da possibili tentazioni inglesi in estate. Sarà un segnale per il gruppo che sta incontrando oggettive difficoltà a seguire il verbo del Comandante ma che dovrà fare di tutto per migliorare il rendimento nei prossimi quattro mesi. Lotito ribadirà ai suoi giocatori quanto detto durante la cena di Natale: meno lamentele e più fatti. Ora il vero obiettivo del presidente e del ds Tare è provare a sbloccare l’indice di liquidità.
Ieri si è perfezionata la cessione di Jordan Lukaku al Vicenza dopo aver rescisso con la Lazio che risparmia solo i soldi dell’ingaggio e quindi non migliora la situazione economica. Così come anche la prossima partenza di Vavro verso la Spagna (tre squadre sono in lotta, Huesca in pole ma vuole legare il riscatto alla promozione in Liga) non creerà le condizioni per poter dare a Sarri i due rinforzi richiesti.
Bisogna vendere Lazzari e Muriqi, anche in prestito, meglio con obbligo di riscatto, per prendere un terzino sinistro e un attaccante, il vice Immobile. Per la difesa il preferito è Nicolò Casale, classe 1998, centrale del Verona con appena 20 presenze in A ma valutato da Sarri come un possibile centrale del futuro. Del resto il tecnico ha ribadito più volte che il nuovo progetto prevede un ringiovanimento della rosa e l’eventuale acquisto del veronese (il presidente Setti chiede 10 milioni ma si può trattare su formula, modalità di pagamento e prezzo) sarebbe un primo tassello per mettere benzina verde nel serbatoio. Fronte rinnovi: manca solo l’annuncio per Marusic mentre prosegue la trattativa con Luiz Felipe considerato da Sarri un perno della difesa. Sensazioni positive anche se prima dell’incontro finale con l’agente del brasiliano (in arrivo a Roma) che chiede 2.5 milioni a stagione per rinnovare col club biancoceleste, non si possono avere certezze. Infine il capitolo Luis Alberto: andrà via (anche in questa sessione) solo con un’offerta da almeno 30 milioni. Ipotesi impossibile, per ora. Il Tempo/Luigi Salomone