Un patrimonio seduto al caldo in panchina. Almeno fino a oggi. In questa seconda parte di stagione, con l'Europa che torna, Sarri è costretto a (ri)prendere in considerazione i calciatori che sono stati impiegati meno. E che, numeri alla mano, sono costati di più. Quattro in particolare. Si parte dai 10 milioni spesi per Maximiano. Arrivato in estate con i gradi del titolare, ha gettato tutto alle ortiche dopo appena cinque minuti di partita contro il Bologna all'esordio ufficiale. Ha dovuto aspettare mesi per avere una nuova chance: in Coppa Italia ha passato il primo turno indenne, ma ai quarti di finale ha sulla coscienza il gol di Bremer, costato l'eliminazione per mano della Juve. Un'uscita scellerata che ha consentito alla squadra di Allegri di passare il turno, togliendo alla Lazio un potenziale obiettivo stagionale. Passando alla difesa, non ha avuto maggior fortuna Mario Gila. Prelevato dal Real Madrid Castilla, in Serie A ha totalizzato appena 87 minuti. Lo spagnolo è stato impiegato principalmente in Europa League: cinque presenze da titolare, tranne quella nell'appuntamento finale contro il Feyenoord in Olanda. Da quel momento in avanti è sparito dai radar, complice anche un forte trauma al piede a cavallo tra la fine del 2022 e l'inizio del nuovo anno. Con la Fiorentina è tornato tra i convocati, ma per ora i sei milioni spesi per il suo cartellino non sembrano aver dato i frutti sperati.

Stesso discorso per Marcos Antonio, anche lui classe 2000, che però è costato quasi 10 milioni (bonus compresi). Doveva essere l'erede di Leiva in mezzo al campo, ma già da Auronzo era chiaro che per caratteristiche fisiche avrebbe faticato nel ruolo di regista. Ancor di più avendo Milinkovic e Luis Alberto ai suoi lati. Per questo motivo ogni qual volta è stato impiegato, Sarri ha dovuto abbinargli a centrocampo uno tra Vecino e Basic. Con i sette milioni di Cancellieri il conto supera addirittura i 30 milioni. Un'enormità pensando al budget che annualmente la società investe sul mercato. Così come per gli altri tre, anche l'ex attaccante del Verona ha l'alibi dell'età. Ma l'appuntamento con la Conference League deve rappresentare un'occasione per dimostrare di essere calciatori da Lazio.

L'unico calciatore che fino a questo momento sembra aver ripagato l'investimento fatto è Nicolò Casale. Dopo un inizio di campionato in salita, complice anche qualche noia fisica, ha sfruttato l'infortunio di Patric per prendersi il posto da titolare accanto a Romagnoli. Insieme formano una delle migliori coppie del campionato. Come confermato dal diretto interessato ieri ai microfoni del canale ufficiale: «C’è sintonia e questo è importante - ha detto Casale - Nel gruppo mi sono trovato subito molto bene. Sono stato accolto bene anche dai più esperti». Sull'impegno di domani è stato molto chiaro: «Siamo qua e vogliamo vincere. Credo che una vittoria col Cluj ci dia fiducia dopo queste partite. In Conference ci sono buone squadre, superando questi turni ci saranno belle partite». Oggi alle 14 è prevista la conferenza di Sarri insieme a un tesserato, mentre alle 15 ci sarà la rifinitura per capire le scelte di formazione. Il Tempo

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