Al termine della seduta d'allenamento mattutina, Matias Vecino è intervenuto dal ritiro di Auronzo di Cadore. Il centrocampista uruguaiano ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali ufficiali del club. Ecco le sue parole:

Vecino

Come sta la squadra?

Stiamo facendo un bel lavoro, è normale che in questo periodo si lavora un po' più forte del solito per ricaricare le gambe e allo stesso tempo conoscere il Mister e i nuovi compagni

Voglia di riscatto

Ogni anno si parte con entusiasmo e con voglia, lo abbiamo sempre fatto. Bisogna arrivare pronti all'inizio del campionato che è quello che conta. In questi giorni si lavora di più sull'aspetto fisico e tattico per arrivare ai tre punti in campionato

Molta intensità in questi giorni

Il mister ne approfitta per toccare tutti i fattori che fanno la struttura di un giocatore: la parte fisica, tecnica tattica. Giocare amichevoli ci fa bene anche se le gambe sono pesanti, fa bene mettere minuti sulle gambe

Importante trovare i nuovi già dall'inizio del ritiro

Alcuni li conosciamo altri un po' meno, l'importante è stare qua tutti i giorni insieme e fare sì che i nuovi si adattino meglio, conoscerci di più e approfittiamo di questo ritiro per farli sentire comodi

Sul modulo

Facciamo di tutto, stiamo facendo un lavoro generale poi si andrà sullo specifico. L'importante è trovare la migliore forma fisica, poi il resto viene da solo

Io trequartista? Non lo so questa è una domanda per il mister, io preferisco giocare nei due dietro

Partite migliori della scorsa stagione:

L'anno scorso le partite più belle le abbiamo vissute in Champions, con il Celtic, con l'Atletico e con il Bayern. Poi il derby in Coppa Italia

L'anno scorso sei stato il secondo miglio realizzatore della squadra. Quanti gol può portare Matias Vecino?

Non lo so, io cerco di dare tutto quello che ho. Se arrivano i gol bene, ma l'importante è centrare gli obiettivi

Attacchi senza palla molto bene gli spazi, è una tua caratteristica

Sì è vero, cerco di approfittare di questi spazi e per questo mi piace arrivare da dietro. C'è più l'effetto sorpresa per i difensori avversari

Un aggettivo per il mister 

È una persona serena, umile, con grande carica, ci sta trasmettendo energia che è una cosa positiva. Abbiamo avuti tanti cambiamenti e l'importante è lavorare forte

Sulla fisicità, un fattore fondamentale del calcio moderno e sul quale sta investendo la Lazio 

Sono caratteristiche di ogni giocatore da sfruttare al massimo su cui ci lavorerà lo staff tecnico. Su i calci piazzati a volte conta la struttura ma anche i tempi con cui si attacca la palla, ci sono giocatori più bassi ma molto furbi. L'importante è lavorare bene e i risultati si vedranno

Seconda giovinezza? Normale che quando ho avuto il problema al ginocchio sono stato fuori un anno e ho dovuto ricominciare da 0 e sono stati due anni difficili con in mezzo la pandemia. Ho ricarico a livello mentale, sono sereno e cerco di divertirmi il più possibile.

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