I padri che non ci sono più si ritrovano nei volti dei figli presenti ieri all'Auditorium parco della Musica per omaggiare la grande squadra che è stata quella del 1974. Insieme a loro, chi è rimasto una delegazione della squadra attuale.

Massimo Maestrelli ricorda che suo papà era cercato anche dalla Roma, ma ha preferito l'idea di partire dalla B con la Lazio e portarla in alto: “Trovò ciò che lui cercava. Nessun'altra squadra poteva darglielo."

Le parole dei protagonisti

Come riporta il Corriere dello Sport, Guido De Angelis, cantore della serata “Diario di un sogno”, ha intervistato uno per uno gli eroi del 1974, partendo dal campionato precedente con Gigi Martini: 

Eravamo forti l'anno prima, quell'anno e lo saremmo stati dopo. Ma venne a mancare Maestrelli. Oggi abbiamo rifatto la Banda. Una delle cose che rende la vita speciale è essere laziali.

Garlaschelli:

Se Chinaglia era contento quando segnavo? Insomma (risata, ndr)

Maestrelli svela una promessa fatta dal papà dopo lo scudetto svanito nel '73:

Era il compleanno mio e di Maurizio. Ci dava il bacio della buonanotte e ci disse: “lo scudetto l'anno prossimo”

D'amico ha ricordato il papà, scomparso di recente:

Piangeva per la Lazio

Frustalupi, figlio di Mario, descritto da Oddi come “il più forte”:

I racconti mi emozionano

La commozione di Nanni:

Lo scudetto per ricambiare il vostro amore

Stefano Re Cecconi ha ringraziato per non essere mai stato lasciato solo, mentre James Wilson ha chiesto un tributo agli eroi scomparsi e tutto l'Auditorium si è alzato in piedi.

Le parole di Immobile e Lotito

In platea era presente la Lazio di oggi e sul palco è salito capitan Ciro che, con alle spalle l'emblema della Lazialità, Giorgio Chinaglia, ha dichiarato amore ai biancocelesti: “Il laziale mi ama e io amo i laziali”. 

Di seguito Lotito ha dedicato una lettera al presidente Lenzini: 

Io c'ero nel 1974, quel ragazzo che sognava ha il suo stesso ruolo… La Lazio è storia, è presente, è futuro. Quando ho visto la squadra che dava il cinque agli eroi del '74 ho pensato che avremmo vinto. Speriamo di emulare la storia e di vincere lo scudetto. 

Poi una pensiero al Flaminio, nei suoi progetti come nuovo stadio della Lazio: 

L'assessore Onorato ha visto il progetto. Speriamo abbia il consenso delle istituzioni. Chi l'ha visto ha detto che è un capolavoro, un proseguimento di Nervi, come se l'avesse fatto lui. Nessuna modifica. Fatti, non parole."

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