L'ex Makinwa sulla Lazio: "Sarri mi piace, il cambio non è mai facile. Roma la città più importante per me"
Manca sempre meno alla sfida tra Lazio e Inter, e uno dei temi della gara è sicuramente il ritorno di Simone Inzaghi all'Olimpico. Anche di questo ha parlato l'ex attaccante biancoceleste Stephen Makinwa, che ha rilasciato un'intervista a Roma Today. Ecco le sue parole:
"Inzaghi sarà accolto molto bene secondo me. Ha dato molto alla Lazio, sia come giocatore che come allenatore, quindi penso che la gente si ricorderà di quello che ha fatto. Sarri mi piace ma deve fare ancora di più. Il cambio di allenatore non è mai facile, e nelle ultime partite ha avuto un po' di problemi ma c’è ancora tanto tempo per tornare a lottare per un posto in Champions League".
Sull'esperienza alla Lazio:
"Quando sono arrivato sono rimasto colpito da come la gente segue e tiene alla squadra. Mi piaceva molto l’atmosfera prima del Derby e poi la felicità della gente dopo una vittoria. Ovviamente giocare la Champions League che è un traguardo importantissimo. Anche se non siamo andati lontani, giocare contro Real Madrid, Werder Brema Olympiakos è stato bellissimo. Roma è la città più importante per me. Ho avuto modo di conoscere e visitare tante zone di Roma, ma sono molto legato a Roma Nord dove ci vivevo prima perché più vicino a Formello e dove abito ancora adesso. Mi piace tutta la cucina romana, mangio tutto. Se proprio devo scegliere dico l’amatriciana".
Sul tema razzismo:
"Non ha avuto nessun problema alla Lazio. Prima di vestire biancoceleste mi avevano detto che i tifosi laziali erano razzisti ma io sono andato lo stesso a Roma e alla Lazio mi sono trovato benissimo. La cosa bella del calcio è che non ci sono barriere, confini e la Lazio nella sua storia ha sempre avuto calciatori di colore. Rispetto a quando giocavo io adesso la situazione è migliorata ma bisogna ancora combattere questi episodi che ogni tanto succedono allo stadio. Spesso questi insulti arrivano da gente che non è razzista ma lo fa per far arrabbiare il calciatore e con questo non voglio dire che i razzisti non ci sono, ma non si può generalizzare".