Atalanta-Lazio, la sfida si gioca anche tra Zapata e Immobile: i numeri
Sabato ore 15.00, al Gewiss Stadium di Bergamo andrà in scena Atalanta-Lazio, gara valevole per l'undicesima giornata del campionato di Serie A Tim. Rispettivamente quinta e sesta in classifica, con 18 e 17 punti. Entrambe le compagini arrivano alla sfida di Bergamo dopo una vittoria, nell'infrasettimanale contro Sampdoria e Fiorentina. La Dea, ospite al Marassi di Genova, ha ottenuto il successo grazie alle reti di Zapata, il quale si è visto "annullare" la doppietta per un tocco di Askildsen che ha decretato l'autogol, e Josip Ilicic. Quinto centro messo a referto in campionato in 604 minuti giocati. Il colombiano segna, forte della sua stazza e dei suoi centimetri, che gli consentono una discreta padronanza all'interno dell'area di rigore, e non solo. I biancocelesti invece hanno ritrovato i tre punti in casa contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano, grazie alla rete di Pedro, avvenuta nella ripresa, che ha sbloccato la gara e ha permesso a Maurizio Sarri di tornare a sorridere.
I NUMERI DI ZAPATA
Nelle 15 volte che il numero 91 nerazzurro ha affrontato i biancocelesti, ha realizzato tre gol, in una sfida dal sapore di big match come ha recitato spesso la classifica degli ultimi anni. In campionato ha una media di un gol ogni 121 minuti, contro quella dell'avversario biancoceleste di uno ogni 98'. Nella sfida di sabato, il Gasp si affiderà nuovamente a lui al centro dell'attacco, per provare a scardinare la fisicità di Acerbi e Luiz Felipe. Insieme al colombiano agiranno anche Pasalic e Ilicic, in ballottaggio con Ruslan Malinovskyi, ucraino dal sinistro d'oro, anch'egli divenuto uomo fidato del Gasp con le sue recenti prestazioni.
IMMOBILE È PRONTO A CARICARE
Per un Duvan Zapata in spolvero, con 3 reti nelle ultime 4 partite, dall'altra abbiamo Ciro Immobile. Re Ciro, inesorabile, ineluttabile. Il centravanti della Lazio, 8 gol in campionato e in bianco contro la Viola, è pronto a caricarsi la squadra sulle spalle e regalare a Mister Sarri la gioia dei tre punti. Vittoria richiesta esplicitamente dal tecnico e dall'ambiente dopo il ritiro consumatosi in seguito alla sconfitta "fatale" di Verona. "Il nostro problema è la discontinuità e stiamo parlando molto di questo per cercare di capire da cosa può dipendere e come evitarla. Il nostro obiettivo ora è la continuità a livello di prestazione, applicazione, aggressività e volontà" sono state infatti le parole del tecnico al termine della gara contro la Fiorentina, in cui ha evidenziato i limiti caratteriali più che tecnici della sua squadra, non spiegandosi ancora il perché di questi up & down, ormai noti a Roma da più di qualche stagione.
La sfida del Gewiss Stadium inoltre, per Ciro può significare però anche altro. A un passo dalla gloria eterna, a solo una rete dall'irraggiungibile Silvio Piola. Irraggiungibile fino al momento in cui il numero 17 di Torre Annunziata non ha indossato l'aquila sul petto lo scorso luglio 2016. Ancora un gol e il muro delle 159 reti diverrà realtà, un record che tutti avrebbero fatto fatica a ritenere possibile. Un countdown partito proprio contro l'Atalanta, nell'esordio biancoceleste nella serata bergamasca del 21 agosto 2016, quando la Lazio, allora allenata da Inzaghi, espugnò l'ex Atleti Azzurri d'Italia con un netto 4-3. Ciro si presentò al popolo laziale con un gol all'esordio, cominciando ad intraprendere il percorso ricco di gol che lo avrebbe portato ad indossare anche la fascia di capitano della Lazio. La gara tra Atalanta e Lazio si avvicina, i due attaccanti sentono già il sangue e sono pronti ad azzannare le difese avversarie. Duvan Zapata e Ciro Immobile proveranno a far gioire i propri tifosi, con l'augurio per Ciro, di registrare un altro, eroico, record, con l'aquila sul petto.