Il Messaggero | Un terzo incomodo chiamato Sarri e una difesa d'acciaio
In un anno la Lazio è passata dal giorno alla notte: l'anno scorso in questo momento si avevano 6 punti in meno, 22 gol fatti e 19 subiti; ora i gol segnati sono 23 e i subiti solo 5. Non c'è neanche più la Ciro-dipendenza: già due gol fatti senza di lui in campo. Sembrava ci fosse Mertens in campo, invece era Felipe Anderson.
Non è un'allucinazione, è il secondo anno di Sarri. Non solo, sembra quasi di rivedere la banda Maestrelli, sia nell'unità del gruppo che nei numeri della difesa. Con un altro clean sheet si raggiungerà il primato assoluto di Eriksson, datato marzo 1998. In Europa, la difesa della Lazio è sul podio, piazzandosi al secondo posto dietro solo al Barcellona che ha subito 4 gol.
Quello di domenica è il terzo successo di fila in trasferta. Se si inizia a vincere senza Immobile, poi, la Lazio potrebbe anche diventare un bel problema per le pretendenti allo scudetto. Il miracolo di Sarri sta nell'aver cambiato mentalità, nel riuscire a essere vincenti anche senza il centravanti e senza uno come Luis Alberto, lasciato in panchina per degli acciacchi fisici.
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