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Qualora ci fossero ancora dubbi sulle dimissioni di Maurizio Sarri, ci ha pensato Lotito a fugarli tutti. Ieri sera il presidente è intervenuto al tg1 per parlare dell'addio del tecnico e ha rivelato che non è stato lui ad esonerarlo, ma ha rassegnato le dimissioni ed è stato un fulmine a ciel sereno. Inoltre, ha ammesso che è Sarri è stato tradito da alcuni comportamenti e che c'è qualcosa di strisciante all'interno dello spogliatoio. “Una squadra che batte il Bayern e poi perde con l'Udinese e non solo… Fatevi una domanda e datevi una risposta”, ha continuato Lotito, che poi ha aggiunto che rimarrà Martusciello ma non c'è una scadenza. Anche se in serata è andato in scena l'incontro tra dirigenza e l'agente di Tudor, con il croato presente, per intavolare un accordo. E' arrivata la fumata bianca: Tudor prenderà il comando della squadra dalla prossima settimana e avrà un contratto fino a giugno 2025 più un'opzione per il 2026 a circa 3 milioni di euro annui.

E' un altro tecnico che difficilmente scende a compromessi. A Marsiglia non si è mai sentito apprezzato da ambiente e calciatori e infatti ha scelto di dimettersi, proprio come Sarri. Tudor ha vinto la concorrenza di altri allenatori come Scaloni, Gattuso e Palladino, anche se con quest'ultimo era previsto un incontro per la prossima stagione ancor prima delle dimissioni del Comandante. 

L'arrivo di Tudor non è la migliore delle notizie per Guendouzi. La scorsa stagione al Marsiglia, il francese era considerato dal tecnico un trequartista nonostante la vena realizzativa bassa, come confermato dai 3 gol in 36 presenze di quest'anno. Vista anche la concorrenza di Malinovskyi e Under, Guendouzi ha sempre chiesto di giocare più basso, ma Tudor gli ha preferito Veretout e Rongier. Con il passare del tempo, i contrasti hanno portato il numero 8 a chiedere la cessione e ecco poi iniziata la sua avventura alla Lazio. Ora, per puro caso, i due si incontreranno di nuovo a Roma.

Il Messaggero

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