Ora serve un miracolo per riascoltare la musichetta della Champions e, forse, anche per andare nella piccola Europa. La Lazio perde male con un Bologna tonico e fortunato, come quando all'andata vinse con un solo tiro in porta. Stavolta finisce 1-2 in rimonta, con le reti di Isaksen prima e El Azzouzi e Zirkzee dopo. Sarri scivola lontano dai posti che contano. Paga la fatica della Champions e viene punito a dieci minuti dalla fine, quando si pensava potesse finire in un giusto pareggio. 

Stavolta gira tutto male: senza Vecino, Romagnoli, Rovella e Zaccagni, con Hysaj in panchina a fare numero, la Lazio perde anche Patric per infortunio. Il primo tempo è stato ottimo: gol annullato a Immobile per fuorigioco e poi vantaggio di Isaksen, proprio su assist di Immobile. Poi l'errore di Luis Alberto-Provedel, con lo spagnolo che ha restituito male il pallone al portiere, che poi lo ha appoggiato a Fabbian, e nelr impallo El Azzouzi ha segnato il pareggio. Prima della fine del primo tempo, anche un salvataggio sulla linea di Lucumi sul destro al volo di Guenoduzi. 

Nella ripresa il gioco è stato molto meno. Sono stati inseriti Castellanos, Pedro, Pellegrini e Kamada e il risultato è stato una squadra stremata e peggiorata che poi ha anche subito il secondo gol da Zirkzee. 

La Lazio si è impaccata per i suoi limiti, ma grandi colpe le ha anche l'arbitro Maresca: manca l'espulsione a Fabbian, impunito il fallo che azzoppa Patric, nessun giallo a Posch in avvio, ammonizione preventiva a Cataldi alla mezz'ora, pochi i quattro minuti di recupero. La Lazio è andata in silenzio stampa a fine gara e il tecnico e Fabiani hanno protestato a fine gara contro un arbitro che ha innervosito giocatori e stadio.

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