Tutti i nodi vengono al pettine. Puntuali come un orologio. La Lazio si muove tanto, ma il Galatasaray è un muro e quello che patisce di più è Immobile. Soffre perché non è al cento per cento, e si vede chiaramente, ma pure perché sia Pedro che Zaccagni non lo assistono a dovere. Ma il vero problema è che, quando il bomber laziale non è in condizione, al di là del suo sacrificio e della sua voglia di primeggiare e aiutare i compagni, alla fine i guai vengono fuori. Puntuali, soprattutto quando c’è la necessità di sbloccare una gara “sporca”. Per Sarri, l’attaccante napoletano è fondamentale non solo perché segna a raffica e spesso è quello che toglie le castagne dal fuoco, ma anche perché dietro di lui, in questo momento, c’è il vuoto. Muriqi non garantisce lo stesso rendimento, e si sa, ma anche nel gioco si muove in maniera completamente diversa. E così Lazio-Galatasaray, oltre ad essere lo spareggio per il primo posto del girone, diventa anche la “cartina di tornasole” di un attacco che ha bisogno di essere rinforzato.  Che Ciro non stesse in gran forma si sapeva già dalla gara di Genova. E quando sta cosi a soffrire è tutta la Lazio.  Per il gol e soprattutto dare una mano al reparto avanzato e a Immobile bisogna correre ai ripari. C’è Erik Botheim del BodoGlimt, con la Lazio che si è mossa prima di altre, ma ancora non ha chiuso nulla. Ci sono pure altre pretendenti, pare soprattutto in Inghilterra. E’ un buon prospetto, non costa poco, circa 5 milioni di euro, ma se Sarri sarà convinto, si andrà sul norvegese, bravo anche ad adattarsi come esterno. Non solo. Il tecnico, qualora ci fossero problemi, avrebbe indicato un nome a sorpresa, Gianluca Lapadula, ora al Benevento. Il Messaggero.

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
TMW | Lazio imprecisa, ci prova solo Zaccagni. Ora la strada in Europa diventa più complicata