Delio Rossi: "Il campionato della Lazio è in linea con le sue potenzialità. Mercato di gennaio? Vecchia storia..."
Ai microfoni di NewSoundLevel, ha parlato l'ex tecnico biancoceleste Delio Rossi, che si è soffermato sulla situazione della Lazio, parlando anche della situazione legata ai settori giovanili. Ecco le sue parole:
"Stiamo vedendo un calcio post covid, con la grande incognita del Mondiale che è qualcosa di anomalo. Più che la panchina mi manca l'odore del prato, la quotidianità, è stata la mia vita per 50 anni. Il campionato della Lazio è in linea con le proprie potenzialità, ci sono squadre più forti sia davanti che dietro. Credo che la Lazio abbia un gioco caratterizzato, per cui più tempo stai in campo più lavori e migliori, mettendo apposto anche certi dettagli. Non avere tanti giocatori ai mondiali è un'agevolazione: lavorerai sia dal punto di vista tattico che fisico con quasi tutta la rosa. Mercato di gennaio? E' una vecchia storia, non è mai intervenuta, anche se non è facile migliorare una squadra quarta in classifica, ma la si può rendere più omogenea, e penso che un vice Immobile servirebbe: Anderson fa bene nell'altro ruolo, si può trovare qualcuno per giocare quelle sette otto partite al posto di Immobile. Se vuoi migliorare serve un vice Cataldi e un terzino sinistro. Cataldi non ha quelle caratteristiche ma è cresciuto tanto: non sarà mai un Leiva, ma di Leiva non ce ne sono tanti.
Lo scandalo AIA? Onestamente è un problema sia del calcio che dei tanti interessi economici, che sia moda o informazione, è un malcostume non solo del calcio. A me ferisce quando qualcuno non rispetta le regole del vivere civile, penso che il mondo Eve essere dei più bravi e non più furbi. Investimenti nei settori giovanili? E' un discorso di strategie, soprattutto di visione. In nazioni come Belgio noi andavamo a fare le amichevoli, o la stessa Svizzera. E' un problema che andava risolto nel 2006, quando ballavamo sul Titanic. Le migliori squadre spagnole si allenano tanto e creano talenti in casa. In Francia i migliori giovani si allenano nei centri federali. Fare un giocatore da Milan o da Lazio non è facile, ma secondo me se hai visione cominci a scandagliare: è più facile prendere il giocatore più pronto. C'è mancanza di strategia e filosofia, con chi è a capo del calcio che a calcio non ha giocato.