Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, serve un progetto da rilanciare proprio come affermato ieri in conferenza dal presidente Claudio Lotito che ha scelto Tudor perchè: “Penso che sia la scelta giusta da un punto di vista professionale e tattico”. L'allenatore croato è entusiasta del progetto: “C’è veramente un progetto, qui si può venire e lavorare bene”.

L'impatto di Tudor si è fatto sentire fin da subito con sei allenamenti in quattro giorni, ha ringraziato Sarri per la cultura del lavoro lasciata e sta provando nel frattempo il 3-4-2-1 anche se glissa le domande di tattica. L'inizio sarà tostissimo con il doppio incontro con la Juventus e poi il derby, ma Tudor si sente pronto: “Vogliamo partire subito forte, non sarà facile farlo, ma questo non vuol dire che non bisogna aspettarsi molto. Ci attendono gare belle, forti, così come piace a me”. 

La filosofia di Tudor è molto diversa da quella del predecessore: “. A me piace vincere, non far divertire, Per me non bisogna vincere per caso. Voglio un calcio offensivo. Con una squadra che attacchi con un gran numero di giocatori. Contano però anche gli equilibri tra i reparti. È un lavoro da fare col tempo”.

Tante, poi, sono state le domande sui big in rosa da Ciro a Luis Alberto per poi passare al suo rapporto con Guendouzi: “Ciro qui ha fatto la storia. È un giocatore di cuore, ci ho già parlato, lo vedo voglioso di dare il suo contributo. Luis Alberto è un giocatore forte ed è questo l'importante, a centrocampo può giocare ovunque. Guendouzi è un tipo sanguigno che vuole vincere e giocare sempre.

Non resta dunque che attendere l'inizio della gare per vedere questa nuova Lazio targata Tudor. 

 

FONDAZIONE S.S. LAZIO, CROCE ROSSA ITALIANA E S.S. LAZIO INSIEME NEL PROGETTO CROSSPORT, A FAVORE DELL’INCLUSIONE SOCIALE DEI GIOVANI MIGRANTI
Il Messaggero | Metodo Tudor: "Conta solo la vittoria"